Claudio Giorlandino, presidente della Società Italiana di Diagnosi Prenatale: «Bisogna rispondere cosa sia più etico: far nascere un bambino cieco o epilettico, o modificare, fin dall’inizio, il corso errato di un processo biologico?». E’ ancora l’Inghilterra a far rizzare i capelli e venire la pelle d’oca, si parla di due mamme e di un papà, una delle due mamme, malata, utilizza le cellule buone della sana e con acrobazie genetiche il risultato finale è un bimbo sano.Tecnicamente è stato rimosso dalla cellula sana della donatrice tutto il suo DNA tranne la parte interessata e sana, immediatamente è stata prelevata la parte di DNA sano della mamma e inserito nella cellula della donatrice, alla fine l’embrione è stato” confezionato”.Gli embrioni si sono sviluppati bene e le prove fatte su cavie di specie animale, topi, hanno dato risultati eccellenti, almeno questo è quanto asseriscono gli scienziati dell’università di Newcastle. Unica peculiarità è che il “nato” ha materiale genetico di tutti e tre i soggetti, solo che quelli del donatore hanno influenzato, positivamente, solo ed esclusivamente la parte malata del DNA della mamma.Giulio Verne fin dal 1886 fu classificato come il padre della fantascienza, i suoi racconti cosi avveniristici anticipavano di un secolo l’allunaggio sulla luna o i moderni sottomarini nucleari, di lui si è sempre parlato come di un visionario o, addirittura, come di Albert Einstain, cervello prestato alla terra da altre civiltà.I racconti del primo e le scoperte del secondo sono state la fonte di un avanzamento scientifico capace a far progredire la nostra società a livelli di vita migliore e avanzata.Oggi la scienza applicata alla medicina in determinate situazioni porta a pensare al famoso laboratorio di Frankenstein, scienziati che tra provette e diavolerie chimiche giocano a fare Dio.Personalmente mi ritengo una “scimmia” evoluta e, come tale, comprendo e capisco che, l’attestarsi su posizioni fisse e irremovibili mi trasporterebbe, ipso facto, ad una recrudescenza atavica della mia intelligenza, quindi cerco di evolvermi assimilando le nuove nozioni e chiedendo il massimo controllo da parte di chi competente su queste manipolazioni genetiche.In questo caso non parliamo delle teorie hegeliane in merito alla razza ariana e nemmeno sulla possibilità di ottenere un bimbo “creato” su precisi requisiti richiesti da mamma e papà ma, la possibilità di cancellare alla fonte tutte quelle malattie genetiche che una volta nato quel bimbo l’affliggeranno per tutta la vita.Quello che mi lascia perplesso è la possibilità che, questa tecnica particolare, nel bimbo adulto possa creargli un problema d’identità, si chiederà quali siano i suoi reali genitori e quale sia stato l’apporto esterno effettivo di quella parte di materiale genetico appartenente al donatore, anche se, come poi asserito dal presidente della commissione Sanità del Senato Ignazio Marino, «è una terapia per la salute degli embrioni. Non vedo problemi etici - afferma - nella creazione di un embrione con tre genitori, perché in realtà i genitori sono due e restano due».Oggi le tecnologie mediche ci aiutano nel verificare, tramite analisi, lo stato di salute del feto, ogni genitore, in quanto tale, per il proprio figlio fa tutto quello che è giusto fare, sicuramente anche la possibilità genetica esposta sopra ma, esulando dall’esser cattolico o laico e basandosi solo sul proprio bagaglio d’esperienze personali, siamo davvero pronti per la frankeinstenizzazione di un essere umano??? È giusto l’uso indiscriminato delle tecniche genetiche??? Fino a quale punto è lecito spingersi??? Tu, per tuo figlio, sei disposto/a a travalicare ogni principio etico-biologico-morale???Ci aggiorniamo amici... ci aggiorniamo!!!
Due mamme un papà!!!
Claudio Giorlandino, presidente della Società Italiana di Diagnosi Prenatale: «Bisogna rispondere cosa sia più etico: far nascere un bambino cieco o epilettico, o modificare, fin dall’inizio, il corso errato di un processo biologico?». E’ ancora l’Inghilterra a far rizzare i capelli e venire la pelle d’oca, si parla di due mamme e di un papà, una delle due mamme, malata, utilizza le cellule buone della sana e con acrobazie genetiche il risultato finale è un bimbo sano.Tecnicamente è stato rimosso dalla cellula sana della donatrice tutto il suo DNA tranne la parte interessata e sana, immediatamente è stata prelevata la parte di DNA sano della mamma e inserito nella cellula della donatrice, alla fine l’embrione è stato” confezionato”.Gli embrioni si sono sviluppati bene e le prove fatte su cavie di specie animale, topi, hanno dato risultati eccellenti, almeno questo è quanto asseriscono gli scienziati dell’università di Newcastle. Unica peculiarità è che il “nato” ha materiale genetico di tutti e tre i soggetti, solo che quelli del donatore hanno influenzato, positivamente, solo ed esclusivamente la parte malata del DNA della mamma.Giulio Verne fin dal 1886 fu classificato come il padre della fantascienza, i suoi racconti cosi avveniristici anticipavano di un secolo l’allunaggio sulla luna o i moderni sottomarini nucleari, di lui si è sempre parlato come di un visionario o, addirittura, come di Albert Einstain, cervello prestato alla terra da altre civiltà.I racconti del primo e le scoperte del secondo sono state la fonte di un avanzamento scientifico capace a far progredire la nostra società a livelli di vita migliore e avanzata.Oggi la scienza applicata alla medicina in determinate situazioni porta a pensare al famoso laboratorio di Frankenstein, scienziati che tra provette e diavolerie chimiche giocano a fare Dio.Personalmente mi ritengo una “scimmia” evoluta e, come tale, comprendo e capisco che, l’attestarsi su posizioni fisse e irremovibili mi trasporterebbe, ipso facto, ad una recrudescenza atavica della mia intelligenza, quindi cerco di evolvermi assimilando le nuove nozioni e chiedendo il massimo controllo da parte di chi competente su queste manipolazioni genetiche.In questo caso non parliamo delle teorie hegeliane in merito alla razza ariana e nemmeno sulla possibilità di ottenere un bimbo “creato” su precisi requisiti richiesti da mamma e papà ma, la possibilità di cancellare alla fonte tutte quelle malattie genetiche che una volta nato quel bimbo l’affliggeranno per tutta la vita.Quello che mi lascia perplesso è la possibilità che, questa tecnica particolare, nel bimbo adulto possa creargli un problema d’identità, si chiederà quali siano i suoi reali genitori e quale sia stato l’apporto esterno effettivo di quella parte di materiale genetico appartenente al donatore, anche se, come poi asserito dal presidente della commissione Sanità del Senato Ignazio Marino, «è una terapia per la salute degli embrioni. Non vedo problemi etici - afferma - nella creazione di un embrione con tre genitori, perché in realtà i genitori sono due e restano due».Oggi le tecnologie mediche ci aiutano nel verificare, tramite analisi, lo stato di salute del feto, ogni genitore, in quanto tale, per il proprio figlio fa tutto quello che è giusto fare, sicuramente anche la possibilità genetica esposta sopra ma, esulando dall’esser cattolico o laico e basandosi solo sul proprio bagaglio d’esperienze personali, siamo davvero pronti per la frankeinstenizzazione di un essere umano??? È giusto l’uso indiscriminato delle tecniche genetiche??? Fino a quale punto è lecito spingersi??? Tu, per tuo figlio, sei disposto/a a travalicare ogni principio etico-biologico-morale???Ci aggiorniamo amici... ci aggiorniamo!!!