CORSARI D'ITALIA

E il padre chi è???


Notti insonne, ricerca di particolari, ricordi offuscati dal tempo, quel senso d’incertezza che affligge l'anima sono i sintomi di un malessere che attanaglia la coscienza di quelle mamme che hanno il dubbio sulla paternità dei o del proprio figlio. L’anno scorso, a Merano, in Val Venosta, mezza squadra di calcio, ha dovuto sottoporsi al test di paternità richiesto dalla mamma di un bambino. Lei, tutti dubbi e poca memoria, voleva togliersi ogni sospetto e tramite il suo avvocato aveva chiesto il test anche ad un paio d’assessori comunali e altri compaesani. E' il popolo degli infedeli, o di chi per un motivo o per un altro si è trovato a vivere una o più notti di passione che come risultato ha portato il nascere di una nuova vita. Magari per lavoro o solo una serata di divertimento si è unito l'amore “sacro a quel profano”.In America il fenomeno del test del DNA (fai da te) sta prendendo piede in maniera preoccupante, il 60% delle donne sposate, tra l’imbarazzo e il “non è per me, ma… per una mia amica” sta facendo la fila per comprare il kit che con soli 150 dollari elimina i dubbi e in alcuni casi ne crea altri.Mater certa est… pater nunquam, mai più saggi dei latini che asserirono una realtà quanto mai vera e particolare, la madre è certa il padre mai…. Solo che oggi una variante si presenta in quel nunquam… tra i vari amanti capire chi sia il padre!Sorrido divertito al pensiero di quelle vecchiette che quando giri piccoli paesi di montagna e ti guardano incuriosite subito ti chiedono: ”Ma, a chi sei figlio??”… “ a chi appartieni??Sorrido di gusto a questa bella domanda, se il 60% delle donne sposate americane hanno bisogno del test del DNA casereccio il pensiero rivolto a quelle europee mi lascia almeno un tantino perplesso.In Italia, qui nota dolente, secondo un recente sondaggio, un bambino su dieci è figlio di un padre diverso dal presunto. A «censire» quest’esercito d’illegittimi spesso inconsapevoli è Bruno Dellapiccola, genetista dell’università di Roma. «Dalle nostre stime - dice Dellapiccola -, emerge che in Italia fino al 10 per cento dei bebè nati ogni anno ha un papà differente da quello presunto».La cosa che lascia pensare è che siano le donne a preoccuparsi della dubbia paternità più degli uomini, infatti, il 60% delle richiedenti, il test, sono donne, eheheeh popolo di tubisti, elettricisti e colleghi di lavoro o semplici amici occasionali attenti a non lasciare cicche di sigaretta in giro e niente più spazzolino da denti "usa e getta" o semplici capelli persi durante un amplesso clandestino….. il test è in agguato.Al gentil sesso, al momento, non resta che… sperare, pregare e aspettare che il verdetto sia un santo e benedetto sì che in un solo attimo cancelli notti insonni, la disperata ricerca nei ricordi di caratteri somatici somiglianti e dubbi.Poi… non resta che festeggiare e tornare a dormire sogni tranquilli fino alla prossima avventura.Ci aggiorniamo amici… ci aggiorniamo!!!