CORSARI D'ITALIA

Ed Egli disse: Prodi… alzati e cammina!!!


Dal libro dei Corsari 4, 8-91 Vi fu poi la festa dei piddini e Franceschini  salì a Roma. C’è a Roma, presso la porta del Pd, il pozzo del buon samaritano, chiamata in romano la conca dei disperati, con cinque portici, sotto i quali giaceva un gran numero di comunisti, veltroniani, prodiani, verdi, fassiniani e dipietrini. Un angelo, Fassino, infatti, in certi momenti, discendeva nella segreteria del Pd e agitava l’acqua; il primo ad entrarvi dopo l’agitazione dell’acqua guariva da qualsiasi malattia fosse affetto. Si trovava là un uomo, Prodi, che da alcuni mesi era in esilio. Fassino vedendolo disteso e, sapendo che da molto tempo stava così, gli disse: "Vuoi guarire?" Gli rispose il malato: "Fassino, io non ho nessuno che mi immerga nella politica quando perdiamo le elezioni. Mentre infatti sto per andarvi, qualche altro scende prima di me". Fassino gli disse: "Alzati, prendi la tua tessera e cammina". E sull’istante quell’uomo guarì e, presa la sua tessera, cominciò a camminare.Quel giorno però altri auspicavano al regno del Pd. Dissero, dunque, Ferrero, Mussi e Diliberto all’uomo guarito: "Hai fallito il tuo mandato e non ti è lecito prender su la tua tessera". Ma Prodi rispose loro: "Colui che mi ha risuscitato mi ha detto: Prendi la tua tessera e ricostruisci la sinistra brandendo l’Ulivo". Gli chiesero allora: "Chi è stato a dirti: Prendi la tua tessera e torna in politica?". Ma Prodi che era stato guarito non sapeva chi fosse. Fassino e Franceschini, infatti, si erano allontanati, essendoci compromessi da sistemare in Europa con i social democratici. Poco dopo Fassino lo trovò nella segreteria del Pd e gli disse: "Ecco che sei guarito; non peccare più, perché non ti abbia ad accadere qualcosa di peggio". Quell’uomo se ne andò e disse ai sinistri che era stato Fassino a guarirlo. Per questo, i comunisti e i dipietrini, già in guerra tra loro, cominciarono a perseguitare Fassino, perché faceva tali cose per la poltrona. Ma Fassino rispose loro: "Franceschini opera sempre e anch’io opero". Proprio per questo i catto-rutelliani-comunisti cercavano ancor più di eliminarlo dalla politica: perché non soltanto violava il Pd, ma chiamava Franceschini  suo alleato, facendosi uguale a D’Alema.E il popolo disse: non è cosa buona e giusta. Ci aggiorniamo amici… ci aggiorniamo!!!