il corsaro rosso

Il sistema Galan


[da la Repubblica del 23.03.07]NON BISOGNEREBBE mai smettere di leggere le cronache dei quotidiani del Veneto. Mai. Ogni giorno Il Mattino di Padova e La Nuova Venezia elencano le meraviglie e l'efficienza del "sistema Galan", il cognome di Giancarlo, prodigio della nidiata di amministratori berlusconiani, uomo spiritoso e gaudente, mano ferma e conosciuta di potente podestà regionale. In Veneto, più che in altre parti di Italia, le gare di appalto spesso le vince chi in busta rialza di più il prezzo. I veneti, che sono tignosi e vogliono le cose fatte per bene, più del prezzo chiedono qualità. Il marchio qualità è impresso in diverse gare per la gestione, la cura e le pulizie degli ospedali. Frutta e ortaggi, carne e pesce, ma anche pulitura, lucidatura, eccetera eccetera. Vogliamo il meglio, costi quel che costi. Al meglio non c'è mai fine e quindi dagli ospedali, il passo è breve, si è passati ad altri tronconi della spesa pubblica. Intervistato da Renzo Mazzaro su La Nuova Venezia, il presidente dei Sistemi territoriali spa Gianmichele Gambato, ha spiegato il perché e il per come dell'affidamento dei lavori per l'ammodernamento della ferrovia locale Mestre-Adria all'associazione di imprese che ha proposto solo lo 0,50% di ribasso dei costi. "Io faccio una considerazione - ha detto Gambato - uno bandisce una gara da 21 milioni di euro. Arrivano solo tre offerte: la prima offre lo 0,50% (di ribasso ndr), una seconda il 2% e la terza l'11%. Non può nascere il sospetto che la tipologia di questo lavoro fosse particolarmente complessa al punto che l'11 per cento poteva essere un ribasso eccessivo?". E infatti, il sospetto è nato. E infatti non ha vinto chi chiedeva meno soldi, ma ha vinto chi ne chiedeva di più. Perché farà prima e meglio degli altri. E chi chiedeva di più? Ah, ecco qua: un'associazione di tre imprese, Carron SpA, Gemmo spa, e Coveco SpA. Delle tre una è molto nota in Veneto: la Gemmo Spa. Lavora molto e bene, lavora ovunque ci sia da lavorare. La famiglia Gemmo conduce con successo l'impresa impiantistica, padri e figli al timone di una azienda solida e bene affermata. Figli e figlie. Irene Gemmo, almeno fino al 26 ottobre dell'anno scorso, è stata vicepresidente della Gemmo spa. E Irene Gemmo chi è? Imprenditrice di qualità e conoscente di Galan. Più che conoscente amica, anche collaboratrice. Al punto che il 1 marzo 2006 Irene viene indicata dal consiglio regionale membro del consiglio di amministrazione di Veneto Sviluppo SpA, la finanziaria regionale impegnata a sostenere l'economia veneta. Il 30 giugno dell'anno scorso Irene Gemmo è nominata dal consiglio di amministrazione presidente di Veneto Sviluppo. E la finanziaria ha gambe muscolose e una borsa capiente: al suo interno c'è anche il 99,997% di Sistemi Territoriali SpA. Perfetto. Ora riandiamo all'inizio della piccola storia. L'appalto da 21 milioni per l'ammodernamento della ferrovia è stato bandito da una società (la Sistemi Territoriali appunto) detenuta pressocché totalmente dalla Veneto Sviluppo, di cui è presidente la signora Gemmo. La gara l'ha vinta un'associazione di imprese in cui è presente l'azienda di famiglia della signora Gemmo. Errori, favori, conflitti di interessi? "Poteva venire proposto ricorso al Tar e fino ad oggi nessuno l'ha fatto", ha giustamente precisato Gambato, il presidente della società che ha bandito l'appalto. Tutto perfetto e tutto pulito. E, soprattutto, tutto a norma di legge.