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l'odore del cloro

Post n°711 pubblicato il 07 Gennaio 2016 da feliperun
 
Tag: corsa, nuoto

Qualche tempo fa ho fatto il calcolo medio di quanti km ho percorso di corsa da quando nel 1986 iniziai ad allenarmi con costanza.

Mediamente non meno di 40km a settimana in 4-5 allenamenti settimanali, dal 2002 iniziai a correr le gare lunghe (dalle mezze alle ultramaratone) e da quel momento iniziarono le dosi più massicce di km ( fino a 130-140 km a settimana). Ma per comodità di calcolo ho lasciato la media a 40 km a settimana, dal 1986 al 2015 ci sono 1508 settimane quindi complessivamente circa 60320 km (una volta e mezza la circonferenza del pianeta Terra).

Pochissimi infortuni, di solito risolti in poche settimane, non hanno mai interrotto gli allenamenti (una distorsione alla caviglia nel '92, e poi qualche acciacco da affaticamento in occasione di qualche eccesso di carico).

Questa volta lo stop dalla corsa é più lungo e difficile da definire in termini di tempo.

Ed è così che sono rientrato in acqua, per una serie di combinazioni nella stessa piscina dove mi insegnarono a nuotare.

L'odore del cloro ha sostituito quello dell'aria mutevole dai gas di scarico delle auto, ai profumi del mare o del bosco. I panorami dove far spaziare lo sguardo sono una striscia di mattonelle blu scuro. Si parla poco, al massimo a fine vasca, i muscoli lavorano e la mente é assorbita dal governare movimenti complessi e necessari (come muoversi , galleggiare e respirare).

Respirare odore di cloro in attesa di correre di nuovo.

nuoto

 
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