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l'odore del cloro
Qualche tempo fa ho fatto il calcolo medio di quanti km ho percorso di corsa da quando nel 1986 iniziai ad allenarmi con costanza.
Mediamente non meno di 40km a settimana in 4-5 allenamenti settimanali, dal 2002 iniziai a correr le gare lunghe (dalle mezze alle ultramaratone) e da quel momento iniziarono le dosi più massicce di km ( fino a 130-140 km a settimana). Ma per comodità di calcolo ho lasciato la media a 40 km a settimana, dal 1986 al 2015 ci sono 1508 settimane quindi complessivamente circa 60320 km (una volta e mezza la circonferenza del pianeta Terra).
Pochissimi infortuni, di solito risolti in poche settimane, non hanno mai interrotto gli allenamenti (una distorsione alla caviglia nel '92, e poi qualche acciacco da affaticamento in occasione di qualche eccesso di carico).
Questa volta lo stop dalla corsa é più lungo e difficile da definire in termini di tempo.
Ed è così che sono rientrato in acqua, per una serie di combinazioni nella stessa piscina dove mi insegnarono a nuotare.
L'odore del cloro ha sostituito quello dell'aria mutevole dai gas di scarico delle auto, ai profumi del mare o del bosco. I panorami dove far spaziare lo sguardo sono una striscia di mattonelle blu scuro. Si parla poco, al massimo a fine vasca, i muscoli lavorano e la mente é assorbita dal governare movimenti complessi e necessari (come muoversi , galleggiare e respirare).
Respirare odore di cloro in attesa di correre di nuovo.
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Inviato da: amistad.siempre
il 01/02/2023 alle 21:32
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il 21/11/2020 alle 09:49
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