corsa y mucho mas

contenti di correre


Un bell'articolo su runlovers  ci racconta dello spirito con cui negli Stati Uniti d'America si vive la corsa ed al tempo stesso segnala l'eccesso di agonismo e di ricerca della prestazione che caratterizza i podisti nostrani.Portare a termine una maratona è già un obiettivi sfidante, tanto che in Italia su circa 60 milioni di abitanti solo in circa 30.000 ci riescono. Quanto è importante il risultato cronometrico? Nei discorsi di molti podisti nostrani sembra essere importantissimo!Le Sfide tra amici o quasi/amici si combattono spesso a suon di allenamenti più estenuanti che razionali, assunzione di integratori vari ed assortiti, diete del guru favoloso, massaggi con creme miracolose, scarpe ultimo modello, abbigliamento a compressione!Sempre più spesso giunge la notizia di amatori (o presunti tali) che vengono squalificati per uso di sostanze dopanti, la cui efficacia ha consentito allo stesso di conseguire il primo posto in categoria! Appare evidente che in molti casi il mezzo sia stato scambiato per il fine, non si corre per migliorare la propria qualità della vita mantenendo in esercizio il proprio corpo ed alimentandosi meglio, ma si cerca la prestazione.Forse si riversano altre aspettative, altri obiettivi ed allora gli altri podisti verranno "misurati" attraverso le loro prestazioni e irrimediabilmente la corsa avrà perso la sua funzione di benessere ma sarà fonte di ulteriore stress. Dovremmo imparare dagli americani e dedicare ad ognuno che è arrivato in fondo alla sua maratona un "well done" indipendentemente dai numerini scritti sul cronometro.