corsa y mucho mas

un 12 settembre a Città del Messico


Era un pomeriggio di caldo umido e afoso, otto atleti si apprestavano a posizionarsi sui blocchi di partenza. Sugli spalti c'erano poche persone, evidentemente gli abitanti di quella enorme metropoli a duemila metri di quota avevano di meglio da fare. “On your marks” esclamò il giudice di gara. Si sentiva rilassato, senza pressioni, gli piaceva l'idea di correre sulla stessa pista dove uno degli atleti che più aveva ammirato aveva stabilito il record del mondo. Quanto esplose il colpo di pistola dello starter, il vento si era fermato, e lui uscì dai blocchi come catapultato. Rimase basso e guadagno la posizione eretta come gli urlava di solito l'allenatore. Ah! Se gli piaceva correre in curva, col corpo inclinato a contrastare la forza centrifuga. Prima che finisse la curva aveva già superato gli atleti che erano nelle corsie più esterne. Era uscito forte dalla curva forse un po' troppo vicino al limite esterno di corsia, ma non si preoccupò minimamente e continuò come se nulla fosse. Ebbe l'impressione di correre con Tommie Smith con una differenza di soli 11 anni. Solo dopo aver attraversato il traguardo alzò gli occhi alla volta del tabellone e vide che aveva corso più veloce di Tommie: il record del mondo era suo 19'72 era il 12 settembre 1979.Il 12 settembre si celebra il Mennea Day, in onore del più grande velocista d'Italia e tuttora primatista europeo dei 200 metri piani, a Palermo (come in molte altre città italiane) un'occasione per provare l'emozione di correre in curva per giovanissimi e meno giovani atleti.