Per la prima volta ho partecipato a parkrun. Ne sono passate di settimane da quando me ne avevano parlato, ovvero da quando il primo percorso di parkrun è stato inaugurato a Palermo e mi ero preoccupato di registrarmi per avere il codice a barre per poter partecipare.Poi le settimane sono trascorse e di quando in quando vedevo le foto di chi partecipava, ne sentivo i racconti, finalmente lo scorso sabato mi sono recato in Favorita con il mio codice a barre stampato su un pezzo di carta e ben piegato nel taschino dei pantaloncini da corsa.I volontari alle 8,30 erano già lì, la partenza è prevista per le 9,00, e quindi mi sono preso tutto il tempo per riscaldarmi.La Favorita, questi giorni di primavera, al mattino è un brulicare di podisti specie al sabato mattina. L'aria è fresca e umida, per via della vegetazione, il sole ancora basso proietta lunghe le ombre degli alberi sui viali più ampi e più transitati. I sentieri più piccoli sono all'ombra, solitari e silenziosi.Poco prima delle 9,00 i volontari radunano il gruppetto e danno le indicazioni essenziali, un paio di foto e si parte. I primi decollano a spron battuto, e poi via via gli altri che seguono al proprio passo senza troppa fretta.Il percorso parkrun della Favorita è vario, qualcuno direbbe "tecnico", assomiglia ad una campestre non esasperata. Alcuni tratti del percorso sono sui viali ampi in terra battuta, altri sono su sentieri con suolo di terra nera e soffice del bosco, altri tratti sono sabbiosi. Per compiere i complessivi 5 chilometri e poco più, si descrivono 3 giri di un percorso con alcuni cambi di direzione secchi, sia a destra (prevalenti 5) che a sinistra (3).Parkrun è un segno di quanto la Favorita sia entrata nelle abitudini dei podisti palermitani, ma anche un bell'invito ai numerosi stranieri che grazie a park run si trovano, magari per la prima volta, a correre per la Real Tenuta.Una opportunità interessante per chi ha voglia di provare ad andare un po' più veloce grazie alla competizione: un po' di spezie nell'allenamento solito ma senza lo stress del pettorale.Oggi eravamo una ventina, Ma c'era anche chi aveva preso il vizio avendo corso a più di 100 parkrun in giro per il mondo. Eh sì, con quel codice a barre e quando vi troverete da qualche altra parte lontano da Palermo potrete partecipare al parkrun che si corre nel parco dietro l'angolo...
Parkrun, il vizio del sabato mattina
Per la prima volta ho partecipato a parkrun. Ne sono passate di settimane da quando me ne avevano parlato, ovvero da quando il primo percorso di parkrun è stato inaugurato a Palermo e mi ero preoccupato di registrarmi per avere il codice a barre per poter partecipare.Poi le settimane sono trascorse e di quando in quando vedevo le foto di chi partecipava, ne sentivo i racconti, finalmente lo scorso sabato mi sono recato in Favorita con il mio codice a barre stampato su un pezzo di carta e ben piegato nel taschino dei pantaloncini da corsa.I volontari alle 8,30 erano già lì, la partenza è prevista per le 9,00, e quindi mi sono preso tutto il tempo per riscaldarmi.La Favorita, questi giorni di primavera, al mattino è un brulicare di podisti specie al sabato mattina. L'aria è fresca e umida, per via della vegetazione, il sole ancora basso proietta lunghe le ombre degli alberi sui viali più ampi e più transitati. I sentieri più piccoli sono all'ombra, solitari e silenziosi.Poco prima delle 9,00 i volontari radunano il gruppetto e danno le indicazioni essenziali, un paio di foto e si parte. I primi decollano a spron battuto, e poi via via gli altri che seguono al proprio passo senza troppa fretta.Il percorso parkrun della Favorita è vario, qualcuno direbbe "tecnico", assomiglia ad una campestre non esasperata. Alcuni tratti del percorso sono sui viali ampi in terra battuta, altri sono su sentieri con suolo di terra nera e soffice del bosco, altri tratti sono sabbiosi. Per compiere i complessivi 5 chilometri e poco più, si descrivono 3 giri di un percorso con alcuni cambi di direzione secchi, sia a destra (prevalenti 5) che a sinistra (3).Parkrun è un segno di quanto la Favorita sia entrata nelle abitudini dei podisti palermitani, ma anche un bell'invito ai numerosi stranieri che grazie a park run si trovano, magari per la prima volta, a correre per la Real Tenuta.Una opportunità interessante per chi ha voglia di provare ad andare un po' più veloce grazie alla competizione: un po' di spezie nell'allenamento solito ma senza lo stress del pettorale.Oggi eravamo una ventina, Ma c'era anche chi aveva preso il vizio avendo corso a più di 100 parkrun in giro per il mondo. Eh sì, con quel codice a barre e quando vi troverete da qualche altra parte lontano da Palermo potrete partecipare al parkrun che si corre nel parco dietro l'angolo...