Il volo dei corvi

Post N° 223


Angelo Fortunato FormigginiL'uomo comune...
Era quella la sua cittą, non sentiva appartenenza ad un popolo di cui aveva sentito parlare appena; da sua madre ma sopratutto da suo padre. Si considerava Italiano e non aveva alcun tipo di grillo per la testa...l'italiano medio. La realtą circostante lo sfiorava appena tra un caffé al bar, consumato in compagnia di qualche conoscente e una lettura veloce al giornale, erano i libri la sua grande passione. La sua era la classica famiglia italiana  con  modeste gioie e i medi dolori...routine, non molto altro da aggiungere. Noia a volte ma in compenso una grande serenitą . I mesi passano lentamente quando passano tutti uguali, ignoriamo sempre che gli eventi ti trascinano forti del fatto che piccole avvisaglie del destino sono talmente futili che appaiono non degne di nota, l'uomo che prende il caffé con te  tutti i giorni improvvisamente non ti saluta pił per primo ma aspetta che sia tu a farlo...non ci facciamo caso, pensiamo e sottovalutiamo il suo comportamento insolito, a tutti girano le scatole ogni tanto...Ma poi l'uomo comune si ritrova da un giorno all'altro ad acquistare quasi di nascosto un biglietto del treno..L'uomo comune si rende conto che suo figlio non porterą mai il suo cognomeTutti i cambiamenti che non avvengono nel corso di una vita avvengono nel giro di poche giorni, gli eventi ti trascinano e portano a scrivere in fretta e furia poche righe di commiatoa chi della scrittura ha fatto ragione di vita.L'uomo comune ha comprato un biglietto di sola andata e da quel momumento che rappresentava quella che considerava la sua cittą...L'uomo comune pur non essendo L' Angelo fortunatoHa attuato la sua disperata e silente protestaaccolta da orecchie sordeha dovuto pur non volendo...spiccare quel volo.Di C.T.(oggi)Fotografia "le porte di Modena" (settembre 2006, ottobre 2007)(Liberamente ispirato alla vicenda di Angelo Fortunato Formiggini