I CarolingiFra VII e VIII secolo gli ultimi re merovingi (detti "re fannulloni") avevano ormai perduto ogni potere e il regno era governato di fatto dai potenti maestri di palazzo. Nel 687, Pipino di Herstal, maestro di palazzo d'Austrasia, riunificò le regioni franche; nel 732 suo figlio Carlo Martello fermò gli Arabi a Poitiers. Il figlio di Carlo Martello, Pipino il Breve, ottenne dal papa il riconoscimento come re dei Franchi, avviando un'alleanza con la Chiesa di Roma.Alla sua morte (768), il regno venne di nuovo diviso tra i suoi figli, ma presto Carlo Magno restò unico sovrano; sconfisse i Sassoni e incorporò il loro reame, per poi volgersi contro il Regno longobardo. Vinta la resistenza dei Longobardi nel 774, assunse il titolo di Rex Francorum et Langobardorum e incluse la Langobardia maior nella sua sfera d'influenza. Sedate le ribellioni di Baschi (Roncisvalle, 778) e Bavari, Carlo creò un reame che si estendeva dai Pirenei a quasi tutta la Francia odierna e a gran parte della Germania, dell'Italia e dell'Austria. Nell'800 Carlo fu incoronato Imperatore da Papa Leone III a Roma, in una cerimonia che riconosceva formalmente l'Impero franco come il successore dell'Impero Romano d'Occidente. Alla morte, nel 814 ad Aquisgrana, Carlo fu sepolto nella sua Cappella Palatina.Carlo ebbe diversi figli, ma solo uno gli sopravvisse. Questo figlio, Ludovico il Pio, seguì le orme del padre come governante di un impero unito. L'essere erede unico fu una questione del caso più che della volontà. Ludovico stesso, con la Ordinatio Imperi del 817 proseguì nel costume franco della divisione ereditaria dei suoi territori. La nascita di Carlo il Calvo, fece nascere un conflitto fra Ludovico e gli altri figli che modificò più volte i territori che sarebbero stati assegnati in eredità. Con la morte dell'Imperatore, dopo un periodo di guerra civile fra i tre figli sopravvissuti, si giunse ad un accordo con il Trattato di Verdun del 843:
I maestri di Palazzo
I CarolingiFra VII e VIII secolo gli ultimi re merovingi (detti "re fannulloni") avevano ormai perduto ogni potere e il regno era governato di fatto dai potenti maestri di palazzo. Nel 687, Pipino di Herstal, maestro di palazzo d'Austrasia, riunificò le regioni franche; nel 732 suo figlio Carlo Martello fermò gli Arabi a Poitiers. Il figlio di Carlo Martello, Pipino il Breve, ottenne dal papa il riconoscimento come re dei Franchi, avviando un'alleanza con la Chiesa di Roma.Alla sua morte (768), il regno venne di nuovo diviso tra i suoi figli, ma presto Carlo Magno restò unico sovrano; sconfisse i Sassoni e incorporò il loro reame, per poi volgersi contro il Regno longobardo. Vinta la resistenza dei Longobardi nel 774, assunse il titolo di Rex Francorum et Langobardorum e incluse la Langobardia maior nella sua sfera d'influenza. Sedate le ribellioni di Baschi (Roncisvalle, 778) e Bavari, Carlo creò un reame che si estendeva dai Pirenei a quasi tutta la Francia odierna e a gran parte della Germania, dell'Italia e dell'Austria. Nell'800 Carlo fu incoronato Imperatore da Papa Leone III a Roma, in una cerimonia che riconosceva formalmente l'Impero franco come il successore dell'Impero Romano d'Occidente. Alla morte, nel 814 ad Aquisgrana, Carlo fu sepolto nella sua Cappella Palatina.Carlo ebbe diversi figli, ma solo uno gli sopravvisse. Questo figlio, Ludovico il Pio, seguì le orme del padre come governante di un impero unito. L'essere erede unico fu una questione del caso più che della volontà. Ludovico stesso, con la Ordinatio Imperi del 817 proseguì nel costume franco della divisione ereditaria dei suoi territori. La nascita di Carlo il Calvo, fece nascere un conflitto fra Ludovico e gli altri figli che modificò più volte i territori che sarebbero stati assegnati in eredità. Con la morte dell'Imperatore, dopo un periodo di guerra civile fra i tre figli sopravvissuti, si giunse ad un accordo con il Trattato di Verdun del 843: