femminile plurale

cap. 38 - Harley Davidson & Marlboro Man


Ad aggravare la situazione ci si è messa pure la macchina: boccheggia. Stamattina la poveretta ha avuto un broncospasmo mentre facevo marcia indietro. Così l’ho portata nella casa madre. Mi è venuto incontro un panzone con accento milanese e atteggiamento rutelliano – faceva il piacione, tanto per intenderci, e io ooodiooo i piacioni – che ha rivolto alla macchina lo sguardo tipico di chi vorrebbe essere abituato a salire solo su Rolls. Evitando, solo per quieto vivere, di ricordargli che vende utilitarie gli ho chiesto un preventivo per i lavori da eseguire sulla piccolina mia in modo tale da decidere se tenermela o cambiarla. Lui tirandosela manco fosse stato l’ingegnere personale di Senna ha chiamato il capofficina – accento nordico di importazione, camice immacolato, prosopopea da ingegnere di pista di Senna - e gli ha affidato l’incarico di prendere visione del mezzo. Costui, dopo una ventina di minuti durante i quali il panzone mi ha fatto preventivi di ogni genere per l’acquisto di quasi tutte le Ford in produzione (compresi i veicoli commerciali), è tornato con una lista di pezzi da cambiare e un volto carico di rimprovero. Io ooodiooo i meccanici che si sentono ingegneri di pista di Senna. Preventivo di ottocentocinquanta euro. Prendere o lasciare. Prendo, perché sono romantica e alle mie macchine mi affeziono tanto che se potessi non le cambierei mai.Lascio la piccolina in mano al nemico e torno a casa con una macchina sostitutiva che ha uno stereo di ultima generazione ma non lo scatto felino della mia.