femminile plurale

cap. 87 - Ufficiale e gentiluomo -


Col ritorno a casa ricomincia il tormentone del fidanzato. Ed ecco a voi siori e siore il nuovo pretendente fresco di stampa. Ma dove li prendono tutti questi scapoli? Li clonano o fanno parte di un’Anonima Sequestri di giovanotti?!? Comincio a credere che abbiano una doppia vita. Dietro una facciata di rispettabilità portano avanti un sinistro commercio di giovani uomini in età da moglie, gestiscono una sciagurata tratta dei bianchi al solo scopo di trovare un marito per le amiche più sfortunate.“Non lo voglio conoscere”, dico quando smetto di formulare ipotesi suggestive.“E’ ricchissimo”“Me ne infischio. Non voglio passare nemmeno un secondo seduta ad un tavolo di un locale pubblico con uno dei vostri trogloditi”“Non è un troglodita. E’ un ufficiale dell’esercito!”“Di Accademia o di complemento?” chiedo giusto per scrupolo.“Di Accademia, di Accademia”, mi rassicurano soddisfatte. Lo sguardo compiaciuto che si rivolgono mi preoccupa.“Comunque sia non voglio conoscerlo”.“E’ un bijou, credi”“Ho già avuto la mia parte di bigiotteria, o avete dimenticato il Magnifico Gino?” abbaio brandendo il fonendoscopio.Le Coccinelle fanno la facciuzza e io credo di aver vinto, se non la guerra, almeno una battaglia.Rientro a casa mentre squilla il telefono. Merlino mi dice che è un numero nuovo e se fosse un mago vero e non il banale evidenziatore di chiamata che è mi suggerirebbe di stare alla larga dalla cornetta. Invece rispondo e appena possibile scazzo violentemente con le mie amiche che hanno dato il numero al colonnello nonostante il mio divieto.Un quarto d’ora di conversazione scialba? No, che dico, perché offendere la scialberia? Un quarto d’ora di distillato di idiozia e perbenismo culminato con una accapponante dichiarazione del colonnello che senza mezzi termini mi comunica che vuole sposarsi. “’Sti cazzi” mi verrebbe da dirgli, ma non lo faccio perché non sono più io. Questa terra mi ha irrimediabilmente trasformato.