Cosmo Blu's World

FIGLI DEL CAOS


Quando perdi una persona a te cara, ci sono tanti modi di reagire al dolore.C’è chi ricerca affetto da tutti, mentre chi invece tiene il dolore rinchiuso dentro di sé provando rabbia.Per quanto si può cercare di andare avanti, questo dolore rende una parte del tuo cuore, sempre sofferente, sempre lesa da un taglio che mai e poi mai si cicatrizzerà, e cosa ancora più brutta è quando a questo dolore si aggiunge dell’altro, allargando quella ferita sempre di più.Questa ferita, questo dolore, indebolisce tantissimo, e con il passare del tempo, ti rende sensibile a ogni cosa, come allo stesso tempo insensibile davanti ad un mondo che per la maggior parte delle volte, ti regala solo infelicità, sofferenza a non finire, come se rimanesse da qualche parte dietro ad un angolo, pronta ad assalirti così, gratuitamente, bruscamente, magari anche nel momento in cui sei molto felice.E allora, dopo tutto questo, ti viene voglia di non ricercarla nemmeno più la felicità, perché sai che è breve, perché sai che il destino è beffardo, perché capisci che dietro ad un sogno può celarsi un incubo, perché nonostante la tua volontà di fare del bene, questa si scontra con tante altre volontà che vogliono il male, e quindi, pensi e senti, che non vale più la pena di lottare per niente, perché in cambio puoi ricevere solo sofferenza, solo dolore, e nient’altro.Tante volte ho dato il cuore e l’anima, per valori e persone in cui ho creduto, ma alla fine ho ricevuto solo tanta e ingiusta sofferenza, ho regalato del bene e indietro ho sempre ricevuto del male dal destino e da parte di quelle persone che mai e dopo mai credevo che mi potessero fare del male.Mi rendo conto di vivere in un mondo dove l’egoismo padroneggia e che tutti vogliono egoisticamente ricevere qualcosa, senza fregarsene e considerare di quello che desidera il prossimo.Si chiede amore, benevolenza, e per questo a volte si fa anche del male a quella stessa persona che desideri tanto, parte del suo bene, si bada sempre a quello che si vuole e mai a quello che si deve dare.Si diventa ingiusti, non solo per cattiveria, ma anche per debolezza, per il semplice fatto che spesso non si riesce ad affrontare bene la vita, per il semplice motivo che non sappiamo a chi rivolgerci, perché vediamo magari in quella persona, la nostra unica fonte di felicità e basta.Personalmente, sono arrivato al punto che non so nemmeno io a chi affidare il mio cuore, la mia anima, perché lì ho sempre ricevuti indietro sciupati e maltrattati, come se fossero dei regali non apprezzati pienamente, usati, e poi rimpacchettati e rispediti al mittente una volta che non sono più interessanti o riutilizzabili per accrescere la propria felicità.Sono arrivato ad un punto, che questa vita mi sembra priva di significato, che si nasce, si vive e si muore, così, per puro caso, che alla fine il destino non esiste, che questo è miscelato da una dote casuale di fortuna e sfortuna, tutto qui.Sono arrivato al punto di capire che non importa quando piango e quando sorrido, alla vita non interessa la mia felicità o la mia infelicità, perché la casualità è basata appunto sul caos, e non conosce nemmeno la differenza tra il bene e il male, tra un sorriso e una lacrima, tra il giorno e la notte, tra la vita e la morte, e pertanto, l’unica cosa che si limita a fare, è confonderci, con la sua confusione.Mi rendo conto che regniamo in un luogo dove primeggia la legge dei grandi numeri, dove spesso si perde e raramente si vince qualcosa…Mi rendo conto che non siamo altro che figli del caos, e purtroppo, niente e nessuno potrà mai ordinare, la nostra casuale esistenza…Cosmo Blu