apocalisse 2012

UMANITA’ E SOLIDARIETA’


La tragedia del Giappone ha sconvolto l’umanita’ e la minaccia di una nube tossica e radioattiva continua a preoccupare il mondo intero. La forza e la potenza della natura ci ha sorpreso tutti e ci ha reso  consapevoli della  fragilita’ e precarieta’ della nostra vita, della nostra presunzione ed ignoranza, della nostra dipendenza dalla tecnologia e dall’energia che la fa funzionare. Un trauma psichico collettivo che ha scosso profondamente  le nostre coscienze. Abbiamo visto le immagini del terremoto, abbiamo visto l’onda anomala sconvolgere campi e citta’ e stiamo seguendo con ansia l’evolversi della situazione dei reattori di Fukushima. Quant’e’ vero che il mondo si e’ fatto piccolo… e il Giappone, cosi’ lontano, si e’ fatto a noi molto vicino. Siamo vicino ai Giapponesi che sono morti, a quelli che hanno salvato la vita ma hanno perso tutto, a quelli che stanno lavorando alle centrali, esponendosi alle radiazioni, sacrificando la loro vita consapevolmente  per salvare i loro connazionali e il mondo intero… siamo vicini con il pensiero, con la simpatia e la solidarieta’… ma siamo anche vicini perche’ il mondo non ha confini… e se scoppia  un reattore, o peggio tutti e quattro, sappiamo che la nube radioattiva si diffondera’ nell’atmosfera e… saremo tutti contaminati… non ci sono frontiere o dogane che la possono fermare…
Il mondo e’ uno, unito senza separazioni e senza barriere. Questa e’ la verita’… Cosi’ come e’ vero che l’umanita’ e’ una, perche’ siamo tutti esseri umani…. Anche se ci distinguiamo per nazionalita’, apparteniamo tutti al genere umano,  alla razza umana e siamo membri della grande famiglia umana, la specie dell’ Homo Sapiens che condivide il pianeta con un’infinita’ di altre specie… Ci siamo abituati a vedere il mondo separato dalle barriere geopolitiche, … frontiere, dogane, governi, bandiere, inni e identita’ nazionali.. ci siamo identificati in un popolo, in un territorio e ci siamo chiusi  e difesi dentro i confini di cio’ che consideriamo il ‘nostro’ stato. Ma oggi Fukushima ci offre la possibilita’ di comprendere che quel mondo e’ solo il frutto di schemi mentali… in realta’, e’ un’illusione condivisa.
Tutta le generazioni viventi sul pianeta sono nate in questa ‘idea’ del mondo, sono state educate nelle scuole ad accettare questa ‘realta’ virtuale’, si sono necessariamente conformate e la stanno perpetuando , ma la verita’ si sta svelando attraverso le tragedie che scuotono  le coscienze e le risvegliano alla cooperazione e alla solidarieta’ con tutti gli esseri umani.E’ vero che il prossimo a cui prioritariamente dobbiamo dare amore e solidarieta’ sono  i nostri famigliari, i vicini di casa, i nostri concittadini e connazionali, ma e’ anche vero che ormai ci e’ prossimo ogni essere umano sul pianeta e se si trova in difficolta’ e possiamo aiutarlo, dobbiamo farlo anche se vive dall’altra parte del pianeta.Sono tanti gli uomini e le donne di buona volonta’ che aiutano il prossimo, nel nord e nel sud del mondo, in casa propria, nelle comunita’ locali e dovunque ci sia un problema che puo’ essere risolto… e lo fanno volontariamente, spontaneamente, consapevolmente, perche’ hanno capito che se aiuti un essere umano, ovunque sia, aiuti l’intera umanita’.Il Mahatma Gandhi, rispondendo a J.Nerhu, il primo Premier dell’India liberata, che gli chiedeva.. “come faccio a capire se le decisioni che devo prendere sono in linea con la non-violenza?” gli disse… “Ti daro’ un Talismano….