apocalisse 2012

aggiornamento Missione di Pace in Libia


per vostra informazione, dopo un breve periodo di delusione per la scarsa risposta allo stimolo che avevamo lanciato al popolo arcobaleno, cominciano a giungere segnali di prese di posizione di alcune organizzazioni nonviolente italiane cui avevamo inviato la proposta Gandhi In Action...Questo il comunicato stampa della Comunita' Papa Giovanni XXIII di Riminihttp://www.operazionecolomba.com/ Rimini, 1 aprile 2011COMUNICATO STAMPA La Comunità Papa Giovanni XXIII aderisce alla manifestazione nazionale contro la Guerra in Libia del 2 aprile 2011La Comunità Papa Giovanni XXIII si schiera contro l'intervento militare in Libia e non accetta la definizione di "umanitario" affiancato  all'intervento militare. La Comunità invita tutte le parti ad investire risorse umane e finanziarie in  politiche nonviolente di risoluzione dei conflitti. Infatti:- La coscienza ci dice di non fare accordi con chi uccide, la nostra intelligenza ci aiuta a capire che la guerra di oggi è preparata da tante scelte miopi ed egoistiche: abbiamo sovvenzionato per decenni Gheddafi per interessi economici, lo abbiamo sostenuto nella sua azione contro i poveri in fuga dalle guerre africane per paura che arrivassero profughi in Italia ed Europa.- La coscienza ci dice che non si può far la guerra senza diventare meno umani e che la nostra crisi non è solo economica ma anche morale.- La nostra coscienza ci chiede di investire con forza sull'intervento nonviolento civile, nonostante il clima di esaltazione che produce la  violenza.Sappiamo per esperienza personale che la nonviolenza funziona, ma non è fatta di parole né di soli no alla guerra: chiede di essere provata, vissuta, chiede meno parole e più persone pronte a sperimentarla: è lo strumento di oggi, su cui, come paese, dobbiamo assolutamente puntare.1)  I membri della Comunità ed i volontari sperimentano quotidianamente l'alternativa alla violenza in zona di conflitto armato da 20 anni.Un'alternativa c'è sempre. Anche quando parlano le armi. Vi invitiamo a venire con noi per provarlo nei progetti di Operazione Colomba e come servizio civile nazionale ed internazionale.2)  Già da tre settimane le famiglie della Comunità hanno offerto al  Governo la disponibilità ad ospitare altri rifugiati, oltre a quelli che già sono stati accolti.3)  I membri della Comunità andranno in Tunisia per vivere assieme ai profughi nei campi e sperimentare cosa significa per loro l' "intervento umanitario militare" del nostro Governo e quali sono per i molti profughi eritrei, sudanesi e somali le conseguenze degli Accordi di respingimento  che i Governi Italiani hanno stretto con il Governo Libico.