apocalisse 2012

La Libia torna al centro delle news… sembra che la partita sara’ presto finita.


Una guerra tra ribelli sostenuti dalla NATO e il regime impersonato da Gheddafi, una guerra decisa in fretta per motivi che molti non hanno compreso. Si e’ pensato che fosse il vento di ribellione della primavera araba… si e’ pensato che fosse l’interesse dell’occidente per le risorse naturali libiche… si e’ pensato che fosse un’iniziativa per difendere i civili, vittime del conflitto tra ribelli e governativi…La contemporanea profonda crisi finanziaria del mondo occidentale, il crollo delle borse, le difficolta’ degli stati a rischio di fallimento di rifinanziare i loro debiti, i presunti attacchi speculativi dei mercati finanziari globali, la caduta di consenso dei governi e delle caste dei politici con le conseguenti manifestazioni popolari di protesta, che hanno riempito le piazze e le strade in tutto il mondo, hanno creato uno scenario pre-apocalittico per il sistema dell’economia mondiale in recessione.Com’e’ la storia? Cosa sta succedendo? Da tempo avevo intuito, come tutti voi, che il conflitto tra mondo occidentale e mondo islamico, aveva radici non solo ideologiche, politiche o religiose, ma soprattutto economiche e legate alle risorse energetiche, ma recentemente, ho capito che c’era sotto qualcos’altro… le valute, le monete, il valore del denaro.Gia’ qualche anno fa Saddham aveva ventilato l’idea di vendere in euro il suo petrolio all’Europa e questo avrebbe inferto un duro colpo al dollaro… e cosi’ ci fu una guerra.Oggi il prezzo internazionale del petrolio greggio e’ valutato in dollari per barile e ogni nazione che compra greggio deve acquistare dollari per pagarlo. Ovviamente la domanda globale di dollari sostiene il valore della valuta americana sui mercati per una legge economica semplice… piu’ cresce la domanda, piu’ cresce il valore, se diminuisce la domanda, scende anche il valore. Vale per le valute come per l’oro, il petrolio, le materie prime e i generi alimentari… Lo scoppio delle bolle finanziarie delle banche americane ha evidenziato che tutto il sistema economico e finanziario occidentale stava giocando con denaro virtuale una partita di ‘monopoli’ globale che non aveva consistenza, non aveva copertura… Nelpassato, il valore del denaro, stampato sulla carta dalle banche centrali, il valore vero, era determinato, dagli accordi di Bretton Woods  del 1944, dalla sua copertura in oro…  e gli stati potevano stampare denaro per un valore corrispondente alle loro riserve in oro. Ma nel 1971 questi accordi saltarono e il dollaro si svincolo’ dalla sua convertibilita’ in oro. Da allora, la Federal Bank americana puo’ stampare dollari dunque senza avere un quantitativo di oro corrispondente e quindi pagare i suoi debiti con carta stampata che vale come un ‘paghero’  sulla fiducia, una cambiale firmata da una banca… Negli anni, i paesi produttori di petrolio, si sono riempiti di petrodollari che hanno poi investito comprando, sui mercati finanziari, azioni di banche e imprese americane ed europee, obbligazioni e titoli di stato, quote dei cosiddetti ‘debiti sovrani’ delle nazioni… Ora pero', da qualche anno anzi, si sta formando l’idea, nel mondo arabo, di adottare una moneta aurea,  il dinaro e una moneta d’argendo, il dhiram, come moneta unica del mondo islamico e di dissociarsi dal mondo finanziario occidentale (che loro chiamano giudaico cristiano) perche’ basato sull’interesse bancario.Secondo il Corano, l’interesse sul denaro e’ chiamato riba’, usura, anche se l’interesse fosse minimo, ed e’ immorale secondo l’etica islamica dell'economia. Da qui si comprende come negli ultimi tempi, sui mercati, le azioni delle banche occidentali sono vendute piu’ che comprate e quindi scendono di valore, mentre l’oro e’ salito vertiginosamente… si comprende perche’ i capitali islamici non comprano piu’ i titoli di stato americani ed europei.. perche’ offrono un interesse, riba’, un peccato… Risulta dunque ovvio che oggi emiri, sultani, sceicchi e governi islamici stanno svendendo cio’ che avevano investito negli anni passati e non stanno piu’ comprando titoli occidentali, sottraendo cosi’ una fetta importante dei capitali che avevano fatto crescere i mercati nel passato e causando la caduta delle borse e la crisi degli stati.Se queste informazioni risultano logiche e veritiere, sorgono alcune inquietanti domande che dobbiamo porre alla nostra intuizione...Potra’  il sistema monetario e finanziario occidentale riprendersi senza i capitali islamici?Potra’ il dollaro sopravvivere se i produttori di petrolio volessero essere pagati in dinari d’oro invece che in dollari di carta anche dopo la caduta di Gheddafi?Potranno gli stati occidentali trovare credito sufficente per ripagare i loro debiti in scadenza e far crescere le loro economie?Ai posteri l’ardua sentenza, ma… a buon intenditor, poche parole (683 in tutto)