apocalisse 2012

Ayurveda, la cura non-violenta del corpo e della mente


Ayur (Vita) Veda (Conoscenza)  e’ uno dei Veda, i testi sacri millenari della cultura indiana, ed e’ quello piu’ conosciuto perche’ e’ il libro della salute. Praticamente potremmo definirlo il libro di istruzioni per la manutenzione del corpo e della buona funzionalita’ di tutte le sue componenti. E’ un insieme di testi antichi e saggi che comprendono tutti gli aspetti della vita dell’essere umano e lo stato di salute viene misurato, su ogni piano, sul ben-essere di corpo, mente, anima e sulla loro armonica interazione. Ogni malessere o malattia viene riconosciuta come uno squilibrio, un eccesso o una carenza nel flusso delle energie,  che puo’ essere bilanciato per ritrovare la salute. Cosi’ anche l’Ayurveda ha le sue medicine e terapie, ma piu’ che un testo di medicina e’ un testo di stile di vita nonviolento, perche’ per essere sani, nel corpo e nella mente, per essere in armonia con il creato, occorre condurre una vita sobria e tenere la mente sgombra di paure, ansie e falsi bisogni. Per cui se quello e’ un giusto parametro per misurare la salute, oggi, anche secondo l’Ayurveda,  noi siamo tutti malati ma,  a differenza di altre terapie tradizionali, orientali e non, la medicina Ayurveda puo’ essere definita una cura non-violenta. Non agisce sui sintomi per sopprimerli o alleviarli solamente, ma bensi’ va all’origine elementare dello squilibrio e lo compensa, eliminando la causa della malattia.Non e’ dunque una medicina aggressiva ed invasiva che combatte, lotta contro la malattia con mezzi  a volte devastanti, ma usa le informazioni che la malattia da’ per fare una ‘messa a punto’ degli equilibri  elementari ed energetici e per correggere comportamenti, attitudini ed abitudini che sono con-cause degli squilibri di salute.L’alimentazione, e’ ormai risaputo, e’ una delle cause principali delle molte malattie che affliggono il mondo occidentale e ci sono in giro un’infinita’ di diete per dimagrire, ma per ritrovare  la salute, la serenita’, il ben essere di qualita’ cui tutti aspirano? L’Ayurveda ha chiare indicazioni per imparare a nutrirsi con consapevolezza e conoscenza delle diversita’ degli alimenti, in modo che la responsabilita’ della propria salute sia nelle mani della persona e non del medico.Al medico, secondo l’Ayurveda, si ricorre quando l’individuo ha perso il controllo della propria salute e non e’ in grado di riacquistarla da solo… ha bisogno di aiuto.Il nostro sistema socio sanitario invece, ci consiglia di rivolgerci al medico di base anche per controlli preventivi al motto “meglio prevenire che curare” e nel contempo ci ‘informa’ , con i “TG salute”, che ci sono malattie, che non avremmo mai immaginato di avere, ma che dovremmo invece preoccuparci di andar dal medico a farci controllare e…. i casi sono due… o vi trovano qualcosa, o vi rassicurano che non avete niente e potete passare ad un’altra ipocondria… ce ne sono cosi’ tante sul mercato…E’  vero che nella nostra cultura contemporanea, la parola ‘sanita’, che poi dovrebbe essere lo stesso che ‘salute’, significa invece tutta la filiera di servizi e prodotti, per lo piu’ chimici’, del sistema sanitario nazionale e del sistema correlato, privato, convenzionato e colluso nel comune interesse di far soldi e di sfruttare l’ignoranza e la paura degli utenti… e cosi’ siamo tutti pazienti.  Con tessera sanitaria e codice fiscale in un solo documento, siamo dalla nascita all’autopsia, clienti di un’Azienza. Da quando e’ cambiata l’organizzazione della sanita’ nazionale e localmente le Unita’ USL sono diventate Aziende ASL, tutti gli ‘utenti’ di prima, sono diventati ‘clienti’ ed abbonati assicurati. Un cambiamento non da poco.Si nasce ormai, quasi sempre, in ospedale e si muore ormai, quasi sempre, in ospedale. Non c’e’ proprio via d’uscita? Per fortuna ce ne sono molte e la gente che sta perdendo  la fiducia nel sistema della malasanita’ e della speculazione sulle paure e sull’ignoranza, trova alternative valide, come l’Ayurveda  e,  oltre a curare i propri malanni, trova il modo e la motivazione per cambiare il proprio stile di vita, il proprio impatto ambientale.E’ una rivoluzione anche questa, una rivoluzione lenta e non-violenta.