apocalisse 2012

BATTO IL FERRO FIN CHE E' CALDO


La medicina tradizionale cinese e’ senza dubbio tra le piu’ antiche ed autorevoli tradizioni mediche che ci pervengono da un remotissimo passato.In Cina gli obbiettivi del benessere fisico e di una cresciuta longevita’ sono stati affrontati sistematicamente sin dall’antichita’, cosi’ che si sono tramandate di generazione in generazione, tecniche specialmente concepite per migliorare la salute e per allungare la durata della vita.All’alba del terzo millennio cio’ che questa antica tradizione ci offre di attuale e di concreto rispetto alla sanita’  e alla cura delle malattie, cosi’ come noi la concepiamo, e’ un piu’ ampio concetto di benessere, secondo il quale un organismo fiorisce e fruttifica soltanto se e’ propriamente nutrito e curato durante tutto il ciclo della sua esistenza e, nel caso dell’organismo umano, importante e’ l’educazione alla consapevolezza della responsabilita’ personale nelle scelte dello stile di vita, dei consumi e delle abitudini.Per questo che i medici di base nelle cittadine e nei villaggi cinesi  venivano pagati in rapporto alla popolazione sana e il loro compenso diminuiva per ognuno dei loro pazienti che si ammalava. E’ facile dedurre che i medici del tempo avevano interesse al mantenimento dello stato di salute del popolo e si occupavano principalmente di studiare, educare e consigliare rimedi e sane abitudini che prevenissero le malattie. Anche il sistema educativo cinese e’ ricco di scuole in cui l’alimentazione, la respirazione, l’uso delle energie psicofisiche sono insegnate ai bambini in tenera eta’…Se ci siamo cosi’ tanto aperti verso occidente, alla cultura americana in tutti i campi, dal fast food nei centri commerciali alla sanita’ superefficente dei telefilm holywoodiani, possiamo senza dubbio  aprirci anche verso oriente e prendere dalle culture millenarie dell’India, della Cina e del Giappone, quello che ci manca per creare un sistema nuovo che, prendendo il meglio di tutte le culture, possa garantire a tutti serenita’, salute e vero benessere… non vi pare?
Nel 1977 mi capito’ tra le mani un libro di Naboru Muramoto, “il medico di se stesso”… Avevo da poco iniziato a mangiare macrobiotico e stavo studiando il Tao e la medicina cinese e giapponese. Quel libro, ha cambiato radicalmente il mio approccio alla salute e alla responsabilita’ di gestire la sua manutenzione. Non e’ difficile, anzi, ci sono regole semplici da osservare e non sono per nulla rigide, perche’ e’ sufficiente acquisire consapevolezza e coscienza, e poi tutto viene in modo naturale.Il libro e’ ‘datato’ ed era stato scritto in forma molto elementare per far comprendere alla mente occidentale i principi base della cultura taoista e le sue implicazioni sulla gestione della salute fisica e mentale. E’ un libro che dovrebbe, secondo me, ispirare coloro che preparano i testi scolastici nelle scuole medie ed elementari.Secondo Muramoto, l'uomo è nato libero e pertanto dev'essere capace di guarirsi da solo. Nel suo libro spiega come affrontare l'autodiagnosi e l'autotrattamento. I sintomi della malattia, dice, non vanno combattuti sopprimendoli o nascondendoli, vanno invece interpretati e compresi allo scopo di controllare e migliorare le reazioni di difesa del corpo. I singoli organi, poi, non vanno considerati separatamente né l'individuo va mai scisso dalla totalità dell'ambiente in cui vive, poiché quel che conta nella medicina orientale è la sintesi, non l'analisi. Di vitale importanza è quindi l'alimentazione, intesa come reciproco scambio fra l'uomo e gli elementi vitali di cui si nutre. La dieta è considerata perciò l'unica vera "medicina" preventiva. Le cure sono in ogni caso fatte con metodi naturali e volte al duraturo ristabilimento dell'equilibrio globale, invece dell'effimera "guarigione" del singolo organo o la semplice sparizione dei sintomi.Curarsi da soli implica infatti una diversa concezione del mondo, un avvertire se stessi come organismi completi che devono essere in armonia con il proprio corpo, la propria mente e l'ambiente circostante.