Forza Porto

PORTO-VIS MACERATA


PORTO POTENZA: Di Angilla, Tidei(35st Galdiero), Frapiccini, Mazzieri, Foresi, Pagnoni, Atitallah (21st Rossi),Bertolotti, Paniconi, Malloni, Imperatrice. ALL. Esposto. (A disp. Terjek,Gioia, Fabrizi, Marincioni, Frittella).VIS MACERATA: Morello, Mancini,Ardito, Tacconi, Ballini, Scoccia, Baiocco (26° Marcolini), Francioni, Gentili,Domizi, Aquino. ALL. Lattanzi. (A disp. Brandi, Lucentini, Mariucci,Margherita, Luciani, Beschiri).ARBITRO: Carbonari di Pesaro (Petricciuolo-Ladisa).RETI: .28pt Atitallah, 41pt Gentili, 6st Baiocco, 19stMazzieriESPULSI: al 7st mr. EspostoAMMONITI: Tidei.Pesante sconfitta casalinga delPorto Potenza che ora vede spalancarsi il baratro dei play-out. Contro una VisMacerata in palla la squadra di casa non ha demeritato sul piano del gioco edell’impegno ma ha pagato carissimo gli errori commessi, prima e durante lapartita. Dopo un avvio di studio l’equilibrio si spezza con il gol dei locali: al28° goffo intervento di Morello che si fa anticipare da Paniconi, il pallonelemme lemme scivola in rete, sulla linea Atitallah anticipa Ballini e mette inrete. La Vis Macerata esce dal guscio, un minuto dopo Aquino da buona posizionenon inquadra la porta, poi due punizioni dal limite di Aquino e Domizi, pallonefuori. Pari al 41°: Gentili è libero di tirare e dal limite scarica una bottache passa tra le mani dell’inesperto Di Angilla. Nela ripresa dopo 90 secondiScoccia con la punta del piede anticipa Imperatrice ben servito da Malloni. Al6°punizione regalata alla Vis: la difesa respinge ma il pallone torna in area, tregiocatori ospiti si trovano davanti al portiere, il guardalinee non intervienee Baiocco insacca in diagonale. La Vis sembra giocare in scioltezza, sciupa duematch-point e viene punita al 19°: azione roccambolesca in area, la difesacincischia e capitan Mazzieri (l’ultimo a mollare) è lesto nel tap-in. Ora è lasquadra di casa che ci crede e si rende pericolosa in un paio di circostanze mala legge del calcio è crudele e al 34° la Vis si riporta in vantaggio con ungol che è un campionario di ingenuità e leggerezza per i locali: difesasorpresa, Tidei (che aveva chiesto il cambio in quanto infortunato) non riescea fermare Aquino che beffa Di Angilla in uscita. Il Porto cede di schianto e al44° Marcolini sigla il 4-2. Per il Porto la sconfitta è peggio di un cazzottoin volto, ma gli errori commessi e le amnesie mostrate non si addicono ad unasquadra che lotta per la salvezza. Negli spogliatoi alla tranquillità del clanospite fa da contraltare l’umore nero dei dirigenti di casa, chiusi nellostanzino. Non si escludono provvedimenti seri.Roberto Luchini