Forza Porto

ASD PORTO POTENZA CALCIO


Per la serie “l’unione fa la forza”, è ormai una realtà la fusione tra la Nuova Picena e la S.S.Calcio Porto Potenza, che entrerà ufficialmente a regime nella prossima stagione agonistica. La nuova società, che si chiamerà A.S.D. Porto Potenza Calcio, nasce dall’esigenza divenuta necessità di contemperare le forze di queste due storiche realtà del calcio portopotentino: la Nuova Picena da sempre in prima linea nella valorizzazione delle giovani leve ed il Porto Potenza militante nel campionato regionale di Promozione e Juniores. Già nella stagione appena conclusa le due società hanno lavorato in simbiosi ed il passo della fusione è stata la logica conseguenza di una comune volontà di migliorarsi e potenziarsi, nella consapevolezza che in un momento difficile come questo era necessario unire le forze per il bene del calcio locale e soprattutto delle giovani generazioni. Nel corso della riunione che ha ratificato questo importante passaggio ha preso per primo la parola il presidente della Nuova Picena Angelo Ciminari: “Ringrazio innanzitutto il vecchio staff, a partire dalla famiglia Cimini che per molti anni ha portato avanti l’ambizioso progetto di valorizzazione del calcio giovanile; nell’ultimo anno i numeri delle adesioni sono stati in continua e confortante crescita grazie anche all’ottimo lavoro di segreteria portato avanti da due validissimi collaboratori come Andrea Montella e Francesco Morgese oltre al lavoro “oscuro” di molti dirigenti, e proprio per questo mettiamo a disposizione la nostra esperienza per la salvaguardia e la promozione del calcio a Porto Potenza”. E’ poi intervenuto il presidente del Porto Potenza Stefano Pepa, divenuto ora numero uno dell’A.S.D. Porto Potenza Calcio: “Sono emozionato ed entusiasta per questa fusione, che non nascondo era il mio principale obiettivo da quando ho assunto l’incarico di presidente. Sono convinto che in momenti difficili come questo non sarebbe stato proponibile andare avanti come è stato fatto in questi anni, con una prima squadra senza serbatoio di giovani e giocatori che vanno e vengono con un notevole dispendio economico per le casse societarie. La speranza e l’obiettivo su cui punta questa società sono quelli di portare nel giro di pochi anni in prima squadra quanti più ragazzi possibili del proprio vivaio; i numeri da cui siamo partiti sono incoraggianti, così come incoraggiante è l’entusiasmo e lo spirito costruttivo dei dirigenti, a cui spero che si aggiungano altre persone convinte in questo progetto. Inevitabilmente dovremmo togliere qualcosa alla prima squadra, che comunque sarà sempre competitiva per la promozione, ma sono sicuro che saremo ripagati nel giro di qualche anno dalla bontà del lavoro svolto a livello giovanile”.