a 15 anni dalla strage in cui perì il giudice Borsellino e i cinque agenti di scorta ci chiediamo se egli avesse come Falcone e Dalla Chiesa accettato l'idea della morte come ineluttabile...Caselli che prese la direzione della Procura di Palermo si organizzò diversamente,fece della sicurezza una questione prioritaria e non accettò mai l'idea di doversi sacrificare per vincere la sua battaglia.E ha processato Andreotti fino alla sentenza che dichiara il senatore a vita colluso con la mafia fino al 1980.Bel colpo!Ed è ancora tra noi Caselli a dare un preziosissimo contributo nella lotta contro tutte le mafie.Salutiamo commossi gli eroi civili di questo nostro povero stato ma non dimentichiamo che per vincere bisogna crederci lucidamente e organizzarsi di conseguenza usando gli stessi metodi del nemico .
