Un giorno per caso

Ridere di te.


E' da un pò di tempo che piove,è stato un mese di Gennaio davvero tremendo,e con la statale sorrentina sempre più in bilico per ilrischio frane.Per questo sono stata costretta a lavorare a casa...Mentre mi accingo a posizionareordinatamente i piattiin lavastoviglie della precedente cena, sentoaprirsi la porta d'ingresso.."Fede sei tu ?!"Si in effetti era lei, ma si trascinava in cucinacon un'aria troppo dismessa...“Tesoro, Che succede?”,Fede, con i lunghi capelli bagnati dalla pioggia,si sedette sul divano e lasciòscivolare a terra la borsetta.“qualcosa è andato storto ?”.“In un certo senso...”,“Ah, ma dai, che succede?”,le dissi sorridendo..."c'è una cosa che devo dirti”.“Oddio, maggia' preoccupa' ?”,“con tutto quello che abbiamopassato negli ultimi anninon so cosa potraidirmi di così allucinante”.“In effetti invece è un po' allucinante”,“Ok, dai , che è stato ?”,“Temo... di non averti detto tuttoriguardo a me e ad Maria...”,“quando due anni fa sono statala sera a sperlongain stato confusionale...non ero sola, non ho immaginatole cose che sono accadute lì...Maria c'era davvero e...abbiamo fatto l'amore...”.“Ah...”, le risposi,chiudendo gli occhi.Fede abbassò lo sguardo,già temendo la miasfuriata con probabile strascino...Invece le sorrisi...sorriso che subitofiorì in una grande risata,sotto  il suo sguardo allucinato...“Scusami”, riusciì a biascicare“non voglio ridere di te, scusami!”.Detto questo mi buttai sul divanoal suo fianco e lentamente ripresi fiato.“sai quanto me ne importa !!!”,“voglio dire...oklo so bene che in quelperiodo eri fuori di te, stavi male edovevi chiudere il periodo della tua vitache riguardava questa dannata Maria,anche se in modo forse un po'..."“Vuoi dire... che non ti interessase ti ho... tradita?”,“Mah, tradita è una parola grossa in quel caso,certo preferirei non fosse successoperò spero ancheche questa sia davvero l'ultimissimacosa che mi nascondi!”,“Si... l'ultima”, disse scoppiando in lacrime,“non c'è nient'altro, è l'ultima,non intendo più nasconderti nulla!”.L'abbracciai con tutta me stessa...“Sei troppo buona con me”, piagnucolò Fedecol viso premuto contro le mie spalle“Non dire sciocchezze”, mentre le carezzavoi capelli bagnati di acqua piovana.Quindi le presi il suo viso tra le manie guardai i suoi meravigliosiocchi lucidi.la baciai sulle labbra dolcementee con ardore al tempo stesso.la spinsi lentamentegiù dal divano e la seguì sul tapeto persiano...Qui iniziai a spogliarla condolce lussuria negli occhi,lasciandola solamente in mutande.Fede mi guardava con piacevole sorpresa,rasserenata dal suo aver preso cosìbene quel segreto appena svelato.le baciai il collo e lo morsi avidamente,sfiorandole contemporaneamentel'inguine con una mano.Fede gemette a quell'improvvisocontatto e iniziò a sentire intutto il corpo calore,infilai senza indugiarela mano sotto i suoi slip,rossi come le sfumature del tappeto,e mentre cercavo di farmi spaziosotto il tessuto iniziai a succhiarleun capezzolo.I tuoi grossi seni erano ancorauna volta lì davanti a me,pronti a godere a più non posso,per l'ennesima volta.Le mie labbra ne agguantarono i capezzoli,stringendoli in una calda morsa di piacere.Abbassati anche i miei slip neri,Iniziai quindi una lenta penetrazionecon due dita,insistendo nel succhiare un capezzoloormai rosso.Fede gemette e si contorse ,si divincolò come non riuscissea tollerare un tale piacere, mentre io,che ora mi solleticavovelocemente tra le gambecon l'altra mano, mugugnavo,raggiungendola in quel paradiso dei sensi.Sfinite e rigenerate,ci staccammo l'una dall'altra,rimanendo tuttavia a contatto coi fianchi,e rimanemmo distese sul tappeto ad ascoltareil rumore della pioggia e a guardarla attraversoil lucernaio..“Credi che smetterà mai di piovere?”,“No”,“non smetterà mai...."