crazypie

Ricetta della leggerezza


Non so dove, una volta l'avevo tra le cose lasciate indietro ,. C'era nel profumo dei cassetti di mia madre , c'era sempre nell'aria in questo periodo ,tra i consigli della nonna , c'era nella scatola di biscotti nascosta nella credenza . C'era all'uscita di scuola, c'era tra le prime delusioni ed esaltazioni sentimentali , c'era nel motorino rimasto a secco in fondo al paese, c'era nelle corse sfrenate per le scale , nelle sigarette fumate di nascosto , nei successi universitari e anche nei baratri dell'amore, delle storie finite, delle esperienze sbagliate . C'era, ma misteriosamente l'ho persa, non la ricordo piu' . Mi sfuggono gli ingredienti , quel misto di incoscienza, stanchezza, ottimismo nascosta in un " ma si'...". Ne sento ancora l'odore, una punta acre sotto e un sentore di vaniglia in superficie , un dolceamaro che ti metteva a posto , cacciava streghe e paturnie , malumori e pensieri tetri. C'era in "Ridere di Te" del mitico Vasco reinventata da me e la mia amica del cuore appositamente sulle nostre situazioni. Ora , sembra sempre aggiunga un ingrediente sbagliato , e il piatto viene sempre stonato , un risultato approssimativo e insoddisfacente; una nuvola di Nulla . Forse non ci credo piu'? No , non e' cosi' . In me la sento , vuole emergere. Dunque , forse devo solo liberarmi dal di piu'e ricercare la semplicita': di un si' , di un no , di poter fare una semplice domanda . Di ottenere una chiara risposta . Di capire che troppe cose oggi degenerano nel dramma per partecipare anche io in questa tetra danza . Io non ho mai voluto questo                                                                                     Cp