Dentro ognuno di noi ci sono dei posti sconosciuti ad altri, posti che solo noi sappiamo, dove nasconderci quando tutto va male, dove attingere a un sorriso o a una speranza che brilla nell'anima.
Io sognatrice incallita, scrivo e creo per passione, non mi aspetto grandi cose, semplicemente IO SONO ME STESSA...prendo un respiro e tra un pensiero e l'altro mi lascio trasportare dalla corrente della fantasia.
Amo giocare con i fili, di parole, di lana, cotone...modellare e dipingere tutte attività che nutrono lo spirito non solo per chi come me ha la passione innata per queste cose. Io sono del parere che in ognuno di noi ci sia un artista nascosto, basta solo avere il coraggio di provare!!!
[Danyelle]
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IL PUPAZZO DI NEVE...
Post n°4 pubblicato il 23 Gennaio 2012 da danyell77
La neve cade leggera sulle colline prima verdi e adesso bianche ricoperte dai fiocchi che silenziosi si posano lievi sul terreno. Tutti i bimbi guardano da dietro i vetri delle proprie case il paesaggio cambiare colore. Matteo è al calduccio nella sua camera e non si è accorto che fuori nevica perché dal suo lettino guarda la televisione. A un certo punto sentendo lo stomaco brontolare per la fame, corre in cucina a prendere una merendina, si avvicina alla finestra e con sguardo stupito vede che fuori è tutto bianco e che qualche fiocco scende giù dal cielo di tanto in tanto, così chiede alla mamma il permesso di andare fuori a giocare. La mamma lo copre per bene, con cappello, fascia collo, giubbino e guanti di lana, una volta pronto Matteo saltellando per la felicità esce fuori a giocare. Davanti casa vede accumulata una montagnetta di neve con un bastoncino Di legno e subito gli viene in mente un’idea. Si mette al lavoro facendo una montagna di neve ancora più grande, con le guance rosse per l’agitazione e il freddo, Matteo è allegro perché immagina già quanto sarà bello il suo pupazzo di neve a lavoro finito! La grande palla rotonda era finita, adesso toccava alla testa. Prendendo la neve poco per volta la testa prese forma sul corpo rotondo del pupazzo di neve, ma Matteo ora guardandolo si chiedeva con che cosa avrebbe dato un volto al suo pupazzo? Ci pensò un poco su e non avendo idee chiese aiuto alla mamma, che tirò fuori dal barattolo delle caramelle una barretta di liquirizia e due ovetti al cioccolato. - Con la liquirizia fai la bocca e con gli ovetti gli occhi piccolo mio – disse la mamma a Matteo sorridendogli dolcemente. - E il naso mammina? Con che cosa posso farlo? – chiese il bimbo aspettando con ansia una risposta dalla mamma. La mamma aprendo la credenza in cucina tirò fuori un coperchio di barattolo di colore rosso. - Ecco! Questo sarà il naso! – e diede l’oggetto rosso tra le mani al piccolo Matteo che impaziente corse fuori a completare il suo pupazzo di neve.
Era un buffo pupazzo, il primo pupazzo di neve che Matteo aveva creato con le sue manine! [Danyell] |
AREA PERSONALE
POESIA INDIANA
Tieni stretto ciò che è buono,
anche se è un pugno di terra.
Tieni stretto ciò in cui credi,
anche se è un albero solitario.
Tieni stretto ciò che devi fare,
anche se è molto lontano da qui.
Tieni stretta la vita,
anche se è più facile lasciarsi andare.
Tieni stretta la mia mano,
anche quando mi sono allontanato da te.
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il 16/05/2012 alle 11:16
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il 20/04/2012 alle 11:15
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