Mai come in questo momento desidererei l’esistenza di una stampa libera a Cremona per poter ampiamente esporre tutto il malessere e il disagio che sento. Ma non esiste nemmeno più una deontologia professionale trasformatasi ormai in scendiletto del potere. Espongo quindi in questa sede lo sconcerto provato nel faccia a faccia con Corada e Perri ai giardini pubblici la sera del 1° giugno. Innanzitutto dò tutta la mia solidarietà a Gian Carlo Corada che si è comportato persin troppo da signore nei confronti di una plebaglia incolta e maleducata del popolo bue. Lo sconcerto e l’avvilimento nascono dalla deprimente presa di coscienza dell’esistenza di una ignoranza ormai dilagante che rasenta la tracotanza, l’arroganza e la prepotenza. L’ignoranza, è noto, non porta a confronti né a colloqui. L’ignorante diventa forte in quanto privo di capacità giudizio e di senso critico, per cui facilmente si allea, fa corpo e massa. Il pubblico dell’altra sera a sostegno di Perri, era il popolo delle grandi fiumane che senza cognizione di causa urla e bestemmia per partito preso. L’ignoranza porta sempre alla violenza e alle squadracce di mussoliniana memoria in assenza di confronti verbali.Mi sconforta l’idea che certa gente possa gestire un domani questa città, prendere in mano la conduzione di progetti come la liuteria, il parco dei monasteri,il sistema museale, il museo archeologico. La cultura si trasformerà in un susseguirsi di polenta e cicciolate alla lumbard. E’ questo che vogliono i cittadini cremonesi? D’altro canto se gli Italiani continuano a dare consensi ad un immorale come Berlusconi, cosa possiamo aspettarci? Spero nel risveglio dell’intelliugenza dei nostri concittadini. Ci andrebbe di vedere un cartello alle porte della città con scritto “Cremùna”? Per quanto mi riguarda, se salissero al potere questi beceri contadini, me ne vado da Cremona. Lucia Zanotti
Mai come in questo momento desidererei .... (di Lucia Zanotti)
Mai come in questo momento desidererei l’esistenza di una stampa libera a Cremona per poter ampiamente esporre tutto il malessere e il disagio che sento. Ma non esiste nemmeno più una deontologia professionale trasformatasi ormai in scendiletto del potere. Espongo quindi in questa sede lo sconcerto provato nel faccia a faccia con Corada e Perri ai giardini pubblici la sera del 1° giugno. Innanzitutto dò tutta la mia solidarietà a Gian Carlo Corada che si è comportato persin troppo da signore nei confronti di una plebaglia incolta e maleducata del popolo bue. Lo sconcerto e l’avvilimento nascono dalla deprimente presa di coscienza dell’esistenza di una ignoranza ormai dilagante che rasenta la tracotanza, l’arroganza e la prepotenza. L’ignoranza, è noto, non porta a confronti né a colloqui. L’ignorante diventa forte in quanto privo di capacità giudizio e di senso critico, per cui facilmente si allea, fa corpo e massa. Il pubblico dell’altra sera a sostegno di Perri, era il popolo delle grandi fiumane che senza cognizione di causa urla e bestemmia per partito preso. L’ignoranza porta sempre alla violenza e alle squadracce di mussoliniana memoria in assenza di confronti verbali.Mi sconforta l’idea che certa gente possa gestire un domani questa città, prendere in mano la conduzione di progetti come la liuteria, il parco dei monasteri,il sistema museale, il museo archeologico. La cultura si trasformerà in un susseguirsi di polenta e cicciolate alla lumbard. E’ questo che vogliono i cittadini cremonesi? D’altro canto se gli Italiani continuano a dare consensi ad un immorale come Berlusconi, cosa possiamo aspettarci? Spero nel risveglio dell’intelliugenza dei nostri concittadini. Ci andrebbe di vedere un cartello alle porte della città con scritto “Cremùna”? Per quanto mi riguarda, se salissero al potere questi beceri contadini, me ne vado da Cremona. Lucia Zanotti