Cremona nel cuore

Caro Gian carlo, cara Lucia .....


Cara Lucia,ho capito il senso profondo di questa tua precisazione e l'apprezzo. Anche tu, come me, non consideri affatto in termini negativi il mestiere del contadino e credo sia altrettanto apprezzabile il tuo coraggio e la tua onestà intellettuale che ti inducono a scusarti per l'uso, a caldo, di termini che, quella sera, ti sono stati suggeriti da uno stato di condivisibile indignazione per la pesante aggressione, per fortuna solo verbale, che era stata orchestrata nei miei confronti.Come sappiamo bene, i contadini con strumentalizzazioni ed imboscate hanno ben poco da spartire. Loro sono impegnati a lavorare ed a tirare avanti con grande fatica le proprie aziende e le proprie famiglie.Un caro salutoGian Carlo Corada *** Caro Gian Carlo,ti scrivo poche righe per scusarmi anzitutto con te della polemica sollevata dalle mie parole, che – preciso – non erano destinate al quotidiano La Provincia, che invece ne ha montato un caso.Senz’altro la mia reazione indignata era riferita alla claque che ai giardini di piazza Roma non ti consentiva neppure di parlare, aggredendoti verbalmente, con insulti, urla e fischi. Io non volevo aggredire nessuno, solo stigmatizzare quel comportamento, ma certo ho scritto quelle parole - che oggi sembrano l’unico argomento di cui si parla a Cremona - ancora ferita e indignata per quella serata, a caldo. Per questa ragione adesso scrivo a te e non al giornale. Poiché mi conosci, sai che non volevo offendere tutto il popolo della destra ma solo un gruppo presente quella sera. A maggior ragione sono profondamente addolorata da tutto ciò, me ne assumo ogni responsabilità perché non sia tu a pagarne il prezzo.Lucia Zanotti.