Significar per verba

La lingua italiana. Questa sconosciuta.


Lo ammetto: anch’io lo faccio. (E chi non lo fa al giorno d’oggi?). Ma  per puro piacere. Anch’io navigo nelle acque variopinte del web. Durante i miei rari pomeriggi vuoti vado di link in link, di blog in blog sino allo sfinimento. Sono una persona molto curiosa e poi mi piace leggere. Tanto. Qualcuno obietterà che invece che smarrirmi nei meandri tortuosi ed infidi della rete potrei  prendere in mano un libro ed avventurarmi nei terreni certi della lettura di un classico, magari, …noooo…lo faccio già per lavoro. Avrò pur diritto anch’io ad un momento di svago? Si, svago..Non sempre lo è …perché non sempre ciò che leggo mi rallegra, a volte - ahimè! -  mi intristisce, più spesso mi indigna, molto raramente m’incanta. Benedetta lingua italiana! Ma perché gentilissime donzelle e baldi giovanotti si ostinano a far nascere come funghi blog con post che, a parte la penuria di contenuti, non hanno neanche una forma, non dico corretta, ma passabile?Corsi accelerati di grammatica?Mah… probabilmente non servirebbero. Per scrivere bene (come per far bene ogni cosa) ci vuole passione. Chi non ce l’ha almeno non scriva un blog, che è sotto gli occhi del mondo, ma un diario. Possibilmente segreto.. Farebbe del bene a sé e all’umanità tutta. Un salutoCandida bacchettatrice di bloggers