Quando sono a casa accendo la Tv di buon mattino. Mi piace ascoltare le notizie, lasciarmi accarezzare (si fa per dire!) dalle mille voci del teleschermo. Mentre sono presa dalle mie varie occupazioni la lascio in “esecuzione”, quasi fosse un Pc. Negli intervalli tra una spolverata e l’altra, una scossa ai tappeti in terrazzo, tra il sorseggio di un paio di caffè tiepidi (odio quello bollente) e il lavaggio dei pavimenti, che amo tener lindi come specchi, mi capita di captare con le mie antenne da prof. gli orrori che la Tv partorisce come una madre mostruosa.
I cattivi costumi linguistici della Tv
Quando sono a casa accendo la Tv di buon mattino. Mi piace ascoltare le notizie, lasciarmi accarezzare (si fa per dire!) dalle mille voci del teleschermo. Mentre sono presa dalle mie varie occupazioni la lascio in “esecuzione”, quasi fosse un Pc. Negli intervalli tra una spolverata e l’altra, una scossa ai tappeti in terrazzo, tra il sorseggio di un paio di caffè tiepidi (odio quello bollente) e il lavaggio dei pavimenti, che amo tener lindi come specchi, mi capita di captare con le mie antenne da prof. gli orrori che la Tv partorisce come una madre mostruosa.