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Voglia di primavera


Domani vorrei fosse una giornata diversa. Vorrei il sole caldo che filtra attraverso le persiane socchiuse a disegnare arabeschi nello specchio ed intorno l’ovattata oscurità. Vorrei vedere la luce inondare il paesaggio, far brillare di verde vivo l’erba dei campi, ora sazi di acqua. Non più la minaccia di nubi grigiastre, plumbea coltre che impedisce allo sguardo di spaziare nell’immensità. Non più il silenzio dei freddi mattini d’inverno. Tacciono da mesi i canti degli uccelli, compagni delle tiepide albe della  stagione novella. Non più questo stanco rabbrividire per vie quasi solitarie, questo sentirsi estranei alla natura che percepiamo lontana ed inospitale, questo sentirsi contaminati dal gelido, umido respiro dell’inverno.Non più questo instancabile ricercare un tepore che non basta mai. Vorrei fosse già primavera…