Significar per verba

Il trionfo della “fiction”


Libero professionista? Ma mi faccia il piacere!“Però gran noia mi fanno menzonieri,sì 'mprontamente dicon lor menzogna,ch'eo lo vero dirialo volentieri”Jacopo da Lentini- ("Sonetti" XXVII 9,11) “L’uomo è meno se stesso quando parla nella sua stessa persona. Dategli una maschera, ed egli vi dirà la verità. ” [...] Nelle mie solite peregrinazioni nel circo multicolore del web mi capita spesso di imbattermi in profili a  volte originali, a volte banali, raramente geniali, interessanti, intriganti, pochissime  volte stimolanti ed accattivanti..Liberi professionisti a profusione...manager rampanti, ingegneri, ricercatori, biologi e fisici...Possibile che costoro non abbiano mai nulla da fare e possano sguazzare nel mare magnum della rete a tutte le ore? è naturale... gli imprenditori et categorie assimilabili fanno furbescamente in modo che a lavorare siano gli altri e non loro...Mai un operaio..(lui  sì che lavora ma lontano dalla “macchina” )  in compenso una pletora di  impiegati e funzionari pubblici (che fanno solo finta di lavorare mentre digitano compunti l’ennesimo messaggio all’impiegata del palazzo accanto) spesso studenti...Una volta sola (come dimenticarlo?) un oculista…che smetteva i panni (anzi i guanti) di medico e tra un intervento alla  cataratta e l’altro abbordava in chat gentili pulzelle…
  Mai..dico MAI...un povero in canna..
( se è un vero tapino come potrebbe acquistare un Pc?) un disadattato..un criminale..
un paranoico..un nevrotico..
uno schizofrenico…Possibile che davanti  al computer
siamo tutti belli, buoni e  bravi? I cattivi, i brutti,
i nullafacenti e i nullatenenti.. gli sventurati e  i traditori dove sono?Azzardo un' ipotesi: non sarà che forse, ci piace un pò troppo (oltre ad intrattenerci piacevolmente con Tizia e Caia  come fossimo in un privatissimo salotto e questo ormai è risaputo)   anche travestirci (di questi tempi il verbo si carica  - ahimè! - di significati impropri) ed indossare abiti non nostri? Godiamo da pazzi nel  sognare di essere magari Napoleone o Cleopatra, Elettra  o Augusto, Cassandra o Tuthankamon (a seconda del genere di appartenenza ovviamente o tutti e due insieme nel caso di confusione di generi dato che “mala tempora currunt”
). Mentire diventa necessario ed  il far finta di…. diviene  la regola. Che fare allora  se ci imbattiamo in un emerito bugiardo? Selezionare e cestinare l’impostore. Elementare, Watson!
Colui che sotto le mentite spoglie di un nick faraonico - ops! chiedo scusa -  reale  ( mettiamo un Louis XIV)  cela i panni meno che mediocri di un semplice servo non merita la nostra attenzione. Sempre che riusciamo ad avvederci dell’inganno  prima che sia troppo tardi. Nella vita virtuale a differenza di quella reale può essere tutto molto più semplice. Anche se…. chi cade nella rete spesso può rimanere impigliato come un uccello nella pania.