CRETE COLORATE

Crete Colorate


Stamani ho partecipato ad un seminario ‘’pittura sul legno’’. Chi mi conosce sa che non dipingo, ma sa anche che sono una a cui piace sapere le cose, e non fermarsi soltanto a quello che gli occhi vedono.Il relatore Tiziano  lo conosco dal 1982… quasi 30 anni. Ricordo ancora quando frequentava l’Accademia delle Belle Arti a Firenze, e ricordo gli studi che faceva. Ricordo una delle sue prime mostre fatta alla Limonaia di Castello , ricordo i primi quadri che mio padre gli comprò, e poi l’affresco che fece a casa mia, illustrando una novella di Boccaccio.Una  persona severa, più di tutti , severa con se stessa. (Almeno questo è quel che penso, la mia impressione), una persona che persegue le sue idee, quelle di pittore, quelle di istruttore in palestra, quelle che lo resero campione italiano di Judo, uno che si mette in discussione e sfida se stesso, ma allo stesso tempo una persona leale e coerente.Così stamani sono andata alla sua scuola, precisa e ordinata, come se rispecchiasse la sua mente.Il gruppetto è composto da pittrici, tranne me. Inizia a spiegare , lentamente, ma per nulla soporifero. Insiste sul tipo di legno, sul quale farà la dimostrazione. Pioppo bianco, e ripete pioppo bianco. Poi inizia la preparazione della tavola con dei pigmenti in polvere, li stende con cura e precisione, lentamente, ma velocemente…. Nel senso i movimenti sono lenti ma il risultato è immediato.Fissa i pigmenti, con acqua e resina vinilica, e poi inizia col il disegno. Prima a lapis morbido e poi con le crete colorate. I colori sia dei pigmenti che delle crete sono accesi, vivi e brillanti.Lui continua a passare la mano sul legno, ora leggera, ora più dura e decisa, ora morbida quasi l’accarezzasse. I colori scendono ordinati e confusi, netti e velati sul legno. Magicamente il disegno prende corpo. Il volto ritratto si anima. Poi disegna un grosso insetto e lo incorpora nel volto, sul naso. Strano non c’è stonatura. Tutto è accorpato perfettamente, il volto appare sempre dolce, senza abbrutimento.La mano e i colori continuano i movimenti, c’è silenzio in aula, c’è solo la concentrazione di tutti sul dipinto.Il risultato è bellissimo, e siamo solo a metà dell’opera. Le ore sono volate e l’appuntamento è per la prossima settimana.Quello che ha lasciato è un gran senso di tranquillità, di pace, come se il silenzio, seguire i movimenti senza fretta, i colori vivi, avesse fatto effetto calmante…. Diciamo come seguire un ritmo che fa bene, un ritmo più naturale al nostro cuore,  abbandonando la frenesia e il correre di tutti i giorni.Perchè a volte la vita mi sembra come essere sulla ruota del criceto... si corre si corre per andare da nessuna parte.