BIZZARE N' FAVOLOUS

Gli Aristogatti


Sono sempre stata un’amante degli animali e guai a chi li tocca accidentaccio!E a questo proposito,c’avevo una vicina che odiavo a morte.Tanto tanto tempo fa,nel mio quartiere giravano un sacco di gatti,alcuni randagi,altri appartenevano alle famiglie della zona,solo che adoravano andare a zonzo e questo a volte per me era un problema quando portavo a spasso la mia cagnetta Eve.Dopo un bel po’ però,i gatti poco a poco sparirono e la sospettata fu una mia vicina di casa,una vecchiaccia impicciona e antipatica che guarda caso,odiavo i gatti!I sospetti furono fondati quando lei stessa si vantò di far sparire i gatti perché sporcavano il loro cortile e perché davano fastidio,robe da matti dico io!ma non si poteva fare nulla,perché suo marito era un amico del capo della polizia e poi aveva anche dei parenti di alte cariche politiche,quindi aveva il fondo schiena coperto la vecchiaccia e diventò l’esperta numero uno in sparizione di gatti.Io amo molto gli animali e mi piacciono anche molti i micietti,così teneri ed eleganti e quindi per questo motivo la odiavo ancora di più.Un bel giorno,mentre ritornavo a casa,vidi la vecchiaccia con un sacco in mano e aveva l’aria sospettosa e misteriosa,intuì quindi che in quel sacco ci fossero dei gatti ed ero più che intenta stavolta,di liberarli!Quella sera,mi vestii tutta di nero e indossai una mascherina di carnevale,proprio come nei film di spionaggio!scarpe basse e guanti.Presi la piccola Eve e uscii di casa.Mi avvicinai alla sua abitazione e scavalcai la muretta,il problema è che da poco la vecchia aveva preso due cani,due bestioni: Napoleone e Lafayette.Erano aggressivi e quando mi videro si alzarono in piedi pronti ad attaccare,ma sguinzagliai la mia Eve che col suo fascino femminile,li distrò mentre io riuscii ad entrare nel garage dell’abitazione.Ahhh i maschi!Accesi una torcia per farmi luce e cercai ovunque il sacco però quando lo ritrovai,era vuoto!per fortuna però,udii dei miagolii provenire dallo stanzone e cerca cerca,vidi cinque gatti dentro una gabbia,come sospettavo: aveva rapito altri gatti!Presi il sacco,aprii la gabbia e li feci entrare e poi mi precipitai di tutta fretta verso l’uscita,richiamai Eve e scavalcai la muretta per uscire.Per fortuna andò tutto bene..o quasi!perchè evidentemente i cani avevano fatto rumore e vidi delle luci accendersi all’interno dell’abitazione,ma io corsi verso casa e mi salvai.Arrivata nella mia stanza,aprii il sacco e liberai i miei nuovi amichetti.Erano due gatti adulti e tre micini,probabilmente i loro cuccioli.La femmina e i piccoli avevano un collare con una medaglietta dorata,anzi sembrava proprio oro puro e c’erano incisi quelli che parevano essere i loro nomi: Duchessa la gatta,Bizet,Matisse e Minou i tre cuccioli.Il gatto maschio invece non aveva nessun collare né niente,forse era un randagio,mentre gli altri tre appartenevano di certo a qualcuno,solo che non li avevo mai visti in zona e a giudicare dalle loro targhette,appartenevano sicuramente a una famiglia molto ricca,direi aristocratica e quindi non potevano essere del mio quartiere,chissà come erano arrivati qui e chissà come aveva fatto la vecchia a catturarli!la cosa puzzava di losco ed ero intenta ad aiutare i poveri gatti a ritrovare la loro casa.Il mattino seguente,partii all’avventura caricandomi sulle spalle un grosso zaino dove avevo messo i gatti,mamma mia che peso ragazzi!!!Andai a prendere l’autobus che mi portò nella città più vicina,ovvero quella dove io studiavo al liceo,pensai di andare lì perché non potevano provenire da più lontano quei gatti e poi sapevo che lì c’era un zona tra la dodicesima strada e l’ottava che portava a un quartiere molto ricco e i gatti probabilmente appartenevano a una di quelle famiglie.Il problema era che questo quartiere era praticamente enorme e ancora non sapevo come avrei fatto a ritrovare il proprietario dei gatti,ma forse avevo un’idea su chi rivolgermi.Arrivata alla dodicesima strada infatti,entrai in un bar-ristorante (chiamato le petit cafè),lussuoso frequentato dalla gente della zona più ricca.Qui chiesi informazioni al proprietario,zio Reginaldo,che mi consigliò di parlare con le sue nipoti,le cameriere Adelina e Guendalina,loro sapevano di tutto e di più,meglio ancora del N.Y. Times.Le due signore mi portarono nel retro del ristornate,dove si poteva parlare liberamente e spiegai loro la situazione presentandogli i gatti e mi dissero,Adelina:”oh ma che belli!però questo qui mi ricorda qualcuno”Guendalina:”e quale Adelina?lo riconosci sul serio?”Adelina:”quello rosso Guendalina,il maschio!è il gatto di Scat Cat ne sono più che certa.Infatti l’altro giorno mi chiese se lo avevo visto”Guendalina:”ah ma certo!Romeo!ora lo riconosco”Io:”e dunque chi sarebbe questo Scat Cat e dove posso trovarlo?”Adelina:”è il leader di un gruppo che suona jazz per i locali,anche qui da noi qualche volta,ma non so dove alloggi,è qui di passaggio sai”Guendalina:”credo sia nell’hotel all'angolo dell'ottava,prova lì ragazzina”Io:”ok ci vado subito,grazie mille!” Le salutai e mi diressi verso l’hotel.Almeno avevo trovato il proprietario del gatto maschio.Trovato Scat Cat e la sua banda,gli raccontai la storia e mi disse:Scat Cat:”ero tanto preoccupato per il povero Romeo!sono felice che sei riuscita a salvarlo,grazie mille!”Io:”di nulla si figuri,non era di certo giusta la sua sorte,le pare?”Scat Cat:”certo che no!però c’è un problema,io e i miei ragazzi stiamo per ripartire,sai siamo in tournè e non posso portare con me Romeo,è un trovatello dovremmo trovargli un’altra casa”Io:”capisco..che peccato..dove possiamo portarlo?”Scat Cat:”non saprei..qui in città però c’è un veterinario,dovresti portarlo da lui di sicuro ti saprà dare una mano”Io:”buona idea!è quello che farò!lo terrei io,ma ho una cagnolina e quindi non posso”Scat Cat:”buona fortuna allora ragazzina,e anche a te Romeo.Mi mancherai,ti ho voluto molto bene tigre”. Salutai il simpatico gruppo e mi incamminai verso l’uscita dell’hotel.Prima di andare dal veterinario però,dovevo recarmi nel quartiere ricco e cercare la famiglia degli altri gatti.Ad un certo punto vidi una bimbetta a cavallo che appese un cartellino a un palo: era la foto dei quattro gatti che avevo ritrovato!Mi avvicinai e le chiesi,Io:”scusa bambina..stai cercando quei gattini?”Bambina:”si..li cerco..perchè?e tu chi sei?io mi chiamo Groviera e questa è la mia cavalla Frou Frou”Io:”ciao Groviera,io mi chiamo Elle..ma dimmi..sono tuoi?”Groviera:”sono di mia zia,perché?quante domande fai”Io:”beh vorrei solo accertarmi che tu abbia buone intenzioni”Groviera:”si certo che ne ho,voglio ritrovarli per riportarli dalla zia,è stato Edgar a rapirli e io voglio ritrovarli!”Io:”beh non c’è bisogno che li cerchi ancora,eccoli qua” Liberai i gatti e la bambina saltò dalla gioia e li abbracciò con amore,poi mi disse,Groviera:”ma dove li hai trovati?grazie grazie!sono felicissima”Io:”è una lunga storia,anche se credo di aver capito l’inizio che mi era ignoto..potresti portarmi da tua zia?le dovrei parlare”Groviera:”si certo andiamo,anche io le devo parlare ed è urgente!sono in pericolo questi gatti”Io:”davvero?perchè?”Groviera:”mia zia ha fatto testamento,ma invece di lasciare l’eredità al suo maggiordomo Edgar,l’ha lasciata ai gatti.Edgar ascoltò una conversazione tra lei e il suo avvocato e così li rapì per farli sparire,ma io l’ho visto portarli via!”Io:”li avevo trovati da una tizia molto molto cattiva,evidentemente questo Edgar l’aveva assunta per fare il lavoro sporco,in modo da uscirne pulito..assai astuto!”Groviera:”ma tu li hai ritrovati e salvati!sei un’eroina!e lui invece chi è?che carino!”Io:”lui si chiama Romeo,è un trovatello..ma ora dai andiamo presto,non abbiamo tempo da perdere”. La bambina mi fece salire in groppa al suo cavallo e partimmo al galoppo verso la casa di sua zia.Arrivati sul posto suonammo al campanello e ci aprì un uomo vestito come un pinguino,capii quindi che si trattava del famoso Edgar.Quando vide i gatti sbiancò e restò immobile,mentre si avvicinò alla porta una vecchia e un signore.La donna mi salutò,Signora:”salve signorina..chi sei?oh!guardate guardate!sono loro!sono tornati!”Io:”Mi chiamo Elle signora e ho ritrovato i suoi gatti.”Signora:”oh Duchessa vieni qui fatti abbracciare..ti ringrazio tanto Elle..sono così felice..”Signore:”ma come avete fatto Groviera?dove li avete trovati?” Groviera svuotò il sacco raccontando loro tutta la storia,la signora,Madame Adelaide,da felice passò a incavolata e ordinò al suo avvocato,il signor George Hautecourt di chiamare la polizia.Poi però si fece prendere dall’entusiamo di poter abbracciare di nuovo i suoi adorati gatti e quando vide Romeo mi chiese chi fosse.Gli spiegai che era stato il gatto di Scat Cat,ma che ora non aveva più un posto dove andare e così decise di adottarlo per dare un marito a Duchessa e un padre ai tre cuccioli.Tutto è bene quel che finisce bene insomma,anche per stavolta avevo compiuto la mia buona azione che mi fu compensata con 10mila dollari per il “disturbo”.Tornai a casa soddisfatta e mi ripromisi,che avrei sporto denuncia contro la mia vicina visto quel che successe con Edgar.