.EVERYBODY'S FOOL.

Post N° 354


Mio padre dice che andare in giro per le strade del mondo è inutile perchè, secondo lui , il mondo è tutto uguale. Per quando mi riguarda non è così, almeno  per me che, stanca di 16 anni di vita apparentemente superficiali, stanca di tutto ciò che sono le regole, stanca di tutta quella gente che cerca di imitare miti finti e ipocriti, decide di partire.Partire, lasciare tutto per seguire un orizzonte che forse riuscirà a darmi la libertà, una libertà vera. Fuggire lontano, fuggire dalla noia cupa che nasce dalla routine di ogni giorno che scorre sempre uguale ai precedenti.Il bisogno di evadere, il desiderio di avventura è qualcosa che si agita in me e stimola giorno dopo giorno a scoprire, a conoscere la vita per essere padroni della propria esistenza, essere quindi se stessi, in ogni circostanza, è il vero significato per me della parola libertà.A volte ci si limita a sognare ciò che pare irrealizzabile senza osare tradurlo in realtà, sapendo che, spesso, usiamo l’aggettivo “irrealizzabile” soltanto per comodo. Allora ci si infuria con se stessi, si vorrebbe rivoltare il mondo per cancellare un passato che , forse, mi ha dato e mi da assai poco. Nasce così, in me, il desiderio di staccarsi dalle solite persone mediocri ed ipocrite, che non hanno gli stessi miei ideali, che non credono in ciò che credo io, per isolarsi e riflettere cercando una persona che, da dentro di me, non riesce ad emergere. Puntualmente poi, al ritorno da ogni viaggio o avventura si ritroverà il proprio ambiente e piu che mai sarà difficile riabituarsi nella vita di ogni giorno. In ogni caso si rientra arricchiti poiché abbiamo incontrato nuove persone con culture e usanze diverse dalle nostre e ci permette di evidenziare in noi certe potenzialità e di comprendere i propri limiti, che la ripetitività e la monotonia della vita di tutti i giorni non ci permette di notare.Prima o poi ci riverrà la voglia di ripartire per scoprire quella spontaneità, quella semplicità, quella sincerità e quell’euforia che nella vita quotidiana non abbiamo trovato; ed il solo pensiero di poter ripetere queste esperienze ci aiuterà ad accettare la nostra realtà. Non mi piacerebbe fare un viaggio organizzato perché a mio parere è triste vedere persone che vivono il viaggio come un documentario che va guardato, ammirato, fotografato ma senza mai calarsi nella realtà di chi si ha davanti. E dopo tutti questi pensieri, ponderati così a lungo, ho deciso di dirvi il viaggio dei miei sogni: la Turchia. Percorrere le vie della Turchia, in un raid senza data di scadenza. Gente misterioso, costumi, popoli dalle nobili origini che si perdono nel tempo; vorrei addentrarmi in tante viuzze per vedere il vero Paese. Vorrei visitare il mercato dell’argento di Instambul.. e perdermi. Perdermi. Perdermi tra profumi e persone che non conosci e che non hanno pregiudizi. Il pensiero affascinante di una Turchia misteriosa che stimola in me la ricerca di avventura e piano piano fa crescere sempre piu un entusiasmo e un desiderio che andando avanti col tempo non potrà piu restare solo un sogno.Il Viaggio non è solo una vacanza, ma molto di più; è una scuola di vita che ci porta ad osare per vedere, vedere per conoscere, conoscere per amare. Ci sono cose che desideriamo tanto pur ignorandone il motivo profondo; forse cerchiamo forti emozioni, o più semplicemente un contatto intimo con la natura che amiamo. Del resto qualche volta occorre dar vita ai sogni più belli. Viaggiamo, inizialmente, per perderci. E viaggiamo, poi, per ritrovarci. Viaggiamo per aprirci il cuore e gli occhi, e per imparare più cose sul mondo di quante possano accoglierne i nostri giornali. E viaggiamo per portare quel poco di cui siamo capaci, nella nostra ignoranza e sapienza, in varie parti del globo, le cui ricchezze sono variamente disperse. E viaggiamo, in sostanza, per rallentare il tempo ed essere catturati, e per innamorarci ancora una volta .....ed è per questo che i grandi viaggi, come le grandi storie d’amore, non hanno mai una vera fine.