TIMETABLE OF LIFE

IO C'ERO ....


Nel 1986 Giovanni Paolo II si recò ai Piani di Pezza nel Comune di Rocca di Mezzo per un incontro con 13.000 Scout dell' AGESCI.Una giornata indimenticabile che a Rocca di Mezzo sarà ricordata con cerimonie ufficiali il prossimo 9 Agosto in occasione dei 25 anni dall'evento."Oltre 13.000 Scouts dai 16 ai 20 anni alle 17 in punto hanno sollevato lo sguardo verso il cielo. L'elicottero bianco del Papa , in anticipo sui tempi, ha sorvolato i Piani di Pezza in tutta la loro lunghezza. Dall'alto il Pontefice ha potuto vedere la marea blu di giovani in divisa che lo aspettavano già da due ore prima, radunati sotto il palco dove avrebbe celebrato la Messa. Papa Giovanni Paolo II aveva chiesto di visitare a piedi il campo, di camminare il più possibile tra la gente. Troppo tempo. Il Santo PAdre ha dovuto rinunciare e accontentarsi di vedere dall'alto l'intero accampamento. Erano da poco passate le 17 quando a bordo della Jeep gialla il Pontefice ha raggiunto lo sparuto numero di Scouts che era ad attenderlo nel quartier generale dov'era stata allestita la mostra sui lavori fatti dai gruppi di studio che si sono protratti fino alla tarda serata di ieri. I capelli bianchissimi spettinati dal vento, la papalina stretta tra le mani incrociate dietro la schiena, il Papa si è inoltrato nel campo accompagnato dalla responsabile nazionale della branca Scolte, Cristina De Luca. Un cerimoniale ridotto all'osso per l'occasione ha trasformato la visita del Santo Padre in una scampagnata tra amici. Cristina De Luca gli teneva il braccio mentre l'accompagnava nella visita alla mostra all'aperto e gli spiegava gli argomenti trattati. Non sono mancati momenti di ilarità quando il Santo Padre nel salutare un bimbo lo ha chiamato "pre-lupetto". E poi l'abbraccio finale con i giovani, la foto ricordo. Lo sguardo divertito del Pontefice mentre stretto fra i ragazzi ha ascoltato l'allegro motivo che gli era stato dedicato: "bello, cantatelo anche durante la Messa - ha detto - è bello anche il panoram, riconosco il profilo di queste montagne. Questa visita andava fatta a piedi". E della sua disponibilità a stare a contatto con la natura  e con la gente ha dato prova quando quasi nascosto dalle braccia e dai volti dei ragazzi del sottocampo Fonte Cellese 16 (gli stessi che hanno allestito la mostra) tamburellava ritmando timidamente sulla testa di una ragazza il motivo della canzone"