l'arcobaleno

L'uomo della pioggia


Camminavo,in mezzo alla campagna bagnata dalla pioggia...ti ho vistotra i miei pensiericome libellula incertacon le ali bagnate....tu uomo della pioggia;conosciuto in un giorno di sole e spensieratezza.Tu grande uomo,dalle mani forti e calde...hai sfiorato la mia pelle,con la sicurezza di un felino sullasulla preda...hai incontrato i miei occhi e lì ti sei perso....io no...non ce l'ho fatta...tu libellula, farfalla notturna,io piccolo fiore delicato,con profonde radici,stanziale, ancorato al suo terreno...caro uomo della pioggia,hai strappato i miei petali delicati,dopo essere sprofondato nel loro profumo...mi hai sbattuta fuori,dalla tua porta con la ferocia di un animale ferito;la pioggia fredda è scesa sul piccolo fiore,e la tristezza e il vuoto hanno preso il postodei colori estivi, del profumo dei fiori...tu uomo della pioggia non hai capito..non hai saputo sfiorare i miei petali troppo delicati,per le tue mani grandi e voluttuose....ti bacio sulle labbra mentre la pioggia scende dolcemente...mischiandosi alle nostre salive.....il sole è tornato...toglieremo i nostri mantelli come ricordi brevi e mai vissutiper tornare a ciò che a noi è più caro,al dono che ogni giorno ci viene fatto e che forse non abbiamo saputo più riconoscerein questi giorni di pioggia.