VUOI UN PO' DI THE'?

IL VELENO NELL'ANIMA


Ieri ho mangiato veleno e ho vomitato la mia anima. Non credo che il mio vomito sia miù amaro di tanti altri, ma credo che per smaltire questo dolore ci vorrà del tempo. molto tempo. Ho amato quest'uomo. L'ho amato con tutto quello che il mio essere poteva dare e anche con quello che non era capace di dare. Lui ha dato tutto per me, mi ha amato fino all'autodistruzione. Ma è semplicemente un amore ciclico, il suo, bisognoso di rinnovarsi per trovare conferma di ciò che lui vorrebbe essere. Io no, io l'ho amato per cinque lunghi anni, la mia anima era devota a lui come un lumino davanti a un'icona cristiana. Il suo nome risuonava nelle mie orecchie come un pugnale dal taglio così dolce da poterne accettare l'inevitabile sanguinamento. Io lo amo ancora. Lui no. Lui mi ha usata. Ha violato il mio amore. Ha violato il mio sorriso, la mia innocenza di ragazza, mi ha mentito e mi ha schernito. Eppure, è stato il più grande amore che potessi mai conoscere. Eppure, ho lottato contro le sue insicurezze apparenti in virtù dell'amore che ci aveva legati, così doloroso e così meraviglioso. Che pare cancellato dal suo cinismo. Tutto il veleno che ho nel corpo non sarà mai sufficientemente vomitato. Verrà assimilato, e diverrà pane per la mia anima, tramutato in amore. Un amore sporco. Sporco perchè violato da lui, dalle sue mani, dal suo alito sul mio corpo, innamorato ed inerme di fronte al suo sguardo. Quello che mi distingue da una puttana è solo il denaro. Lui amerà altre donne, come ha fatto finora. Le amerà fino in cima all'Everest, le farà sentire al settimo cielo, racchiuderà loro il mondo in uno sguardo e glielo farà esplodere nell'anima. Poi si stancherà, prima o poi. E verranno altre, e le precedenti saranno gettate nel vortice dell'oblio di se stesse come carne da macello, come è successo finora alle povere prescelte. Due moglie e infinite amanti. Sei una droga Cesare, sei la droga più benedetta che abbia mai conosciuto. Mi hai succhiato l'anima e hai sputato l'osso, poi mi hai voltato le spalle ridendo, chiedendomi ancora di fare l'amore con me dopo che mi avevi detto che un'altra di 23 anni più piccola ti aveva fatto girare la testa. Eh già...i miei diciotto anni di differenza cominciavano ad essere troppo pochi. Hai bisogno di conferme, vero? Mi hai bruciato la gioventù, hai rovinato il mio essere, mi hai insegnato a 22 anni ciò che dovevo imparare a 40, mi hai reso donna ed ero ancora una ragazza. Se fossi stato coerente con le tue parole, sarebbe stato il nostro sogno, ma tu no, tu ami solo te stesso, i fatti parlano chiaro. Hai distrutto i tuoi affetti più cari, in seno al tuo vile schifoso amor proprio. Di chi altro potrò mai fidarmi? Di un uomo che mi fa credere di essere la sua unica ragione di vita per poi trattarmi solo come una puttana? Spero di rinascere dalle ceneri di questo veleno, ma tu rimarrai sempre con me.