crisse

Sono un abitudinario


Come tutte le volte che mi reco qui ad Asti, mi sono alzato alle 06:00.Alle 06:30 ero in auto e ho viaggiato ascoltando prima l’Onda Verde delle 06:45, poi l’Emilio Bianchi Show.Arrivato ad Alessandria la sintonia della radio salta, e metto un CD: oggi è toccato ad un live di Pupo (wow!)Lo devo solo a te,se ho ritrovato il posto mio,e a ripensarci su quello non ero proprio io,lo devo solo a te,se rido e lei non c’è.Quando c’era lei tutto mi sembrava più bello,dentro agli occhi suoi io vedevo un mondo diverso.Quando se ne andò e mi arresi come un bambino,io credevo di non poterne più fare a meno.Oggi insieme a te voglio ritrovareQui vicino a te tutto di un amoreChe se ancora c’è questo io lo devo solo a te, solo a te.Oggi insieme a te, proprio come allora,oggi insieme a te per essere felici,ritrovare ancora tutti i vecchi amici.Esco ad Asti Ovest, pago con la Carta di Credito, mi immetto nel traffico.Mi fermo a fare colazione in Corso Torino.La prima volta che venni qui ero con Susanna, eravamo un po’ in anticipo e mi disse: “Ci fermiamo a fare colazione?”. Scegliemmo il primo baretto che incontrammo. Da allora tutte le mattine che sono qui mi fermo a quel baretto. E sì che potrei scegliere proprio di meglio. Le due signore che servono al banco sono alte, magre come la fame, brutte da far paura, ogni volta che le vedo mi viene da toccarmi, ma dato che è sconveniente rinuncio.Cappuccio e brioche alla crema. Come ogni mattina.Poi torno in macchina, parcheggio, in ufficio. Attacco il pc, avvio il Feedreader e mi leggo qualche novità.Ma ora:Ditemi perché se la mucca fa muu il merlo non fa mee.La nostra vita è una sciarada, sulle prime sembra xyy e invece è zcxyi.Ditemi perché c’è un dirigibile marrone senza elica e timone dentro me.