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Mr. Da Vinci: I Rotoli del Mar Morto


Riassumiamo i cinque punti:1 – Per i primi cristiani Gesù era solo un uomo e non un dio;2 – Che Costantino attraverso il Concilio di Nicea del 325 d.c. lo ha voluto rendere divino;3 – La divinità di Gesù fu discussa nel Concilio e votata a stretta maggioranza;4 – Costantino ha eliminato, a seguito del medesimo Concilio, tutti i vangeli “scomodi”;5 – Che, per fortuna, alcune scoperte archeologiche (i Rotoli del Mar Morto e quelli della biblioteca di Nag Hammadi) hanno portato alla luce vangeli che raccontano un Gesù solo umano, proprio come i primi cristiani lo consideravano.Dei primi tre punti e del quarto abbiamo già parlato, passiamo al quinto. 5 – A metà del XX secolo nel deserto palestinese, nella zona del Mar Morto, fu trovata una raccolta di rotoli antichi e questi rotoli erano databili nel periodo in cui visse Gesù. Queste sono, probabilmente, le uniche due affermazioni vere fatte da Brown in riferimento ai Rotoli del Mar Morto. E sono le uniche che, il lettore non esperto in archeologia, può aver sentito o letto da qualche parte. Essendo facilmente verificabili da chiunque, probabilmente anche le altre affermazioni sui Rotoli sono vere: questa è la deduzione che viene naturale al lettore. E questo certifica la “furbizia” di Brown. Ma noi facciamoci alcune domande, e diamoci alcune risposte.Quando furono ritrovati i Rotoli del Mar Morto?Nel 1947 e non nel 1950, come afferma Brown. Per me è un errore veniale, ma per gli storici e gli archeologi è un errore madornale. Bah, passiamo oltre…Chi scrisse i Rotoli del Mar Morto?Sicuramente non dei cristiani. Pur essendo contemporanei a Gesù, non lo citano mai né direttamente, né indirettamente, e nemmeno parlano di un movimento “cristiano”. Furono scritti dai membri di alcune comunità religiose ebraiche (qualcuno li ha chiamati “Apocalittici”, ma non escludo possano essere chiamati in altri modi) che si erano ritirati nel deserto in attesa di un’imminente fine del mondo (apocalissi, appunto). Essi vivevano in modo molto sobrio, rifuggivano ogni comodità e “corruzione” del mondo, ricercavano la purificazione per essere meglio preparati al giudizio finale, vivevano il celibato come stato ideale per essere meglio predisposti alla preghiera ed alla penitenza e, quindi, non si sposavano.Di cosa parlano i Rotoli del Mar Morto?I Rotoli rappresentavano dei “testi sacri” per i membri delle comunità apocalittiche. Quindi parlano delle verità da loro professate, dell’imminente fine del mondo, di come occorreva prepararsi in vista di tali avvenimenti, di come essi vivevano questo tempo di attesa, dei loro riti, delle loro consuetudini. Ci dicono, cioè, chi erano gli apocalittici, in cosa credevano e come vivevano.Ma allora i Rotoli del Mar Morto non contengono vangeli apocrifi o le prime versioni dei vangeli canonici?Assolutamente no. Questa è un’invenzione di Brown. Delle due l’una: o durante gli anni di “intenso studio” non ha capito una cippa di cosa dicono quei documenti, o ha raccontato una immensa balla nella pagina Informazioni Storiche che fanno da premessa al suo libro, dove Brown afferma che “tutte le descrizioni [...] di documenti e rituali segreti contenute in questo romanzo rispecchiano la realtà”. Forse in risposta alle molte controversie, a partire dalla sesta ristampa la pagina Informazioni Storiche, pagina 9 dell'edizione italiana Mondadori, è sparita sostituita da una pagina 9 interamente bianca: ma naturalmente rimane nell'edizione inglese (e nelle prime stampe italiane, per chi ha acquistato il volume nelle prime settimane di diffusione).I Rotoli del Mar Morto non ci dicono nulla di Gesù?La cosa straordinaria sta proprio qui: i Rotoli del Mar Morto ci dicono parecchie cose su Gesù, ma non nel senso descritto da Brown. Intanto ci dicono che esisteva una corrente religiosa ebraica di tipo apocalittico e ci dice come gli apocalittici vivevano e cosa predicavano. Sovrapponendo queste informazioni alla figura di Giovanni Battista, ad esempio, viene naturale pensare che anche il Battista possa essere stato un apocalittico: secondo i vangeli canonici egli viveva nel deserto, vestiva di pelli, si nutriva di locuste e miele selvatico, predicava l’imminente venuta del regno dei cieli, del giudizio divino e la necessità di conversione (esempi: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!”, Mt 3,2; “Già la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco”, Mt 3,10). E in molti punti della sua predicazione Gesù riprende questi temi: “ Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: Convertitevi, perché il Regno dei Cieli è vicino!” (Mt 4, 17); “Vi sono alcuni tra i presenti che non morranno finché non vedranno il Figlio dell’uomo venire nel suo Regno” (Mt 16, 28); “Il tempo è compiuto e il Regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo” (Mc 1, 15). Quindi Gesù predica la conversione, l’imminenza del Regno e del giudizio, vive all’inizio della sua missione in solitudine nel deserto (Mt 4, 1), ama ritirarsi in preghiera in luoghi solitari (Mt 21, 17 ; Lc 9, 28), fa spesso riferimento al Battista nella sua predicazione (Lc 7, 33). Viene da dire che forse anche Gesù sia un apocalittico o, come minimo, sia vicino alla dottrina che gli apocalittici predicavano. Sicuramente conosce gli apocalittici, spesso riprende i loro insegnamenti e li vive nella sua vita. E quando ciò non è così (“I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno orazioni; così pure i discepoli dei farisei; invece i tuoi mangiano e bevono!”, Lc 5, 33) i vangeli lo citano in modo esplicito.Che conclusioni possiamo trarne?Da tutto quanto scritto sopra possiamo fare alcune affermazioni importanti che smentiscono decisamente Brown su molti punti:-         Anche se, come oggi accade, il matrimonio era una scelta normale per gli ebrei del tempo, esistevano persone degne di stima che vi rinunciavano per motivi religiosi. Gli apocalittici, ad esempio, vivevano il celibato come scelta di fede e nonostante questo erano ritenuti santi e degni di rispetto dal popolo, come lo era Giovanni il Battista, seguito da moltitudini di seguaci. Quest’affermazione è esattamente il contrario di quanto affermato da Brown!-         Giovanni il Battista, come apocalittico, era quasi sicuramente celibe.-         Non c’è motivo di pensare, quindi, che Gesù non fosse celibe anch’egli, altrimenti i vangeli lo avrebbero detto in modo esplicito, così come hanno detto che non seguiva i riti del digiuno e frequentava persone sconvenienti. Anzi, riferendosi ai vangeli si dice proprio il contrario: per meglio prepararsi all’imminenza del Regno di Dio, Gesù invita i suoi discepoli a lasciare “… case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi…” (Mt 19, 29). -         Non solo i vangeli, ma anche Paolo nelle sue lettere, scritte negli anni immediatamente successivi alla morte di Gesù, e che quindi rispecchiano il credo dei primissimi cristiani contemporanei al Maestro, fa esplicito riferimento allo stato del celibato come quello più perfetto (“Ai non sposati e alle vedove dico: è cosa buona per loro rimanere come sono io”, 1 Cor 7, 8), così come è nella tradizione di sempre della Chiesa.In conclusione: è falso affermare che i Rotoli del Mar Morto contengano vangeli apocrifi, è vero che essi testimoniano l’esistenza ai tempi di Gesù di un movimento religioso ebraico a cui Gesù probabilmente era vicino, che confermano molte delle cose fatte e dette da Gesù e da altri personaggi presenti nei vangeli; è falso affermare che Gesù era sicuramente sposato altrimenti i vangeli ne avrebbero parlato, mentre è vero esattamente il contrario.