crisse

A finestre aperte


Strana la sensazione di essere visti da tutti, i pensieri a tutti disponibili.Come avere una finestra aperta sulla propria persona, e chissà perché ci si fida dell’estraneo che entra in casa propria.E poi la trepidazione dell’attesa di chi può passare e leggere il pensiero lì pubblicato, l’animo svelato, il timore evidenziato.La trepidazione scema, è passato il momento, c’è una nuova idea, un nuovo mondo da esplorare e mostrare. Quante scoperte sono state fatte? Quanti sguardi sono stati attirati?Fugace è il passaggio, breve il contatto.Un’idea nasconde un mondo, una parola un sentimento, una virgola l’attesa, il punto un desiderio. chissà se mi pensiseduta sul lettoe se tieni stretto quel tuo vecchio orsacchiottoe gli parli di mee smorzi la lucema non trovi più pacee ti domandi perchéchissà se mi cerchi lì sotto al cuscinose mi hai trovato carinose mi vuoi li vicinose mi vuoi lì con tee fra le lenzuolatu ti senti più solae ti domandi perchéma chissà se e proprio veroche tu stai pensando a meforse cerchi qualcun altro col pensieroma chissà se nel tuo cuoreci sta' un posto anche per mee se c'è tu non tenerlo più nascosto più nascostoma chissà se non ti addormentie mordi nervosa le tue labbra fra i dentise ripensi un po' a mepiano pianettodisfi tutto il tuo lettoe ti domandi perchéma chissà se e proprio veroche tu stai pensando a meforse cerchi qualcun altro col pensieroma chissà se nel tuo cuoreci sta' un posto anche per mee se c'e' tu non tenerlo più nascosto più nascostoma chissà se mi pensise non ti addormentie quante pecore contiuna due centoventie te la prendi con meti accendi la lucema ti senti felicee ti domandi perché