crisse

Le ragazze ed i corridoi


Anche se ho qualche annetto sulle spalle e qualche acciacco qua e là, non è tanto tempo che lavoro. L’università mi piaceva troppo, mi ci ero affezionato, ed ho fatto fatica a lasciarla. Ma prima o poi occorreva farlo, sennò avrei mancato un appuntamento con la possibilità di crescita umana.In questi anni di lavoro mi è spesso capitato di lavorare fianco a fianco con delle ragazze. In generale riconosco che sono state proprio molto carine. Deborah (con l’acca), Cristina, Claudia, Pamela, l’Antonellina (che ora è seduta qui a fianco…), tutte molto graziose.Nonostante la loro avvenenza e la simpatia, non sono mai stato particolarmente attratto da loro, nemmeno quando una di loro si è ripetutamente presentata in ufficio con scollature generose e ancora più ripetutamente chinata sulla mia scrivania in pose che avevano solo del ridicolo.Inizio a pensare che forse qualcuna avrebbe anche potuto avere idee particolari, ma io non me ne sono mai accorto, e chissà se me ne accorgerei mai… E pensare che una segretaria “particolare” è sempre stata nei miei sogni…Ma chissà perché le ragazze che passano nel corridoio sono sempre molto più attraenti. Non so se vi è mai capitato. Nemmeno so come si chiamano, ma passano e ripassano, ed ogni volta io lì a immaginare di trovarle alla macchinetta del caffè, di intavolare una discussione, conoscerle, e poi da cosa nasce cosa, un appuntamento per il pranzo, e così via.Ieri vado per fare una fotocopia. Acch., la macchina si inceppa. Mi chino per aprire il cassetto, forse è qui il problema… Ecco apparire due scarpette azzurre. Vedo solo le scarpette, ma sento che quello che c’è sopra mi piacerà enormemente. Esito un po’, sposto la carta nel cassetto, non alzo lo sguardo. La sensazione è sempre più forte. Mi alzo. La guardo. È lei: la ragazza del corridoio! Borbotto qualcosa, sicuramente non ha capito un ciufolo di quello che ho detto. Me ne vado di fretta, con lo sguardo sul pavimento.Ah, che eroe! Che conquistatore! Meraviglia delle meraviglie!