crisse

Quotidianità


Luci spente, scrivanie vuote, silenzio. Non si vede più nemmeno la biondina (-ina… è alta come me!) del corridoio. Solo il sottofondo di una melodia: “Piccola, le promesse d’amore sono come raggi di sole, e poi si posano sui tuoi occhi e sul cuore…”.Questo è il mio destino il venerdì, il destino di chi lavora il venerdì come qualsiasi altro giorno, anzi spesso di più, in un’azienda dove il venerdì pomeriggio è riposo. Siamo io e l’Antonellina. Sullo stesso tavolo. Ciascuno col suo bel PC (a dire il vero, il suo è più “bel”), in silenzio. Ciascuno ha il suo lavoretto da fare.Ogni tanto ci mandiamo un messaggio in chat, o una mail, o ci telefoniamo con Skype.È bello però: ci abbiamo messo qualche mezz’ora a capire che lei non aveva il microfono…Pensiamo a cosa faremo nel fine settimana, ogni tanto ci facciamo un commento.“Che tempo farà? Hai sentito le previsioni?”“Devo stare a dieta, ho una comunione domenica.”“C’è il compleanno di mio fratello.”“Ah, ricordami che devo far lavare la macchina.”Come adoro la quotidianità!