crisse

Gioco di squadra


Un lancio lungo. Lo stop dell’attaccante. È decentrato sulla destra. Alza lo sguardo.Vede un compagno che sta arrivando in corsa. Cross alto.Il portiere esce. Salta. Allunga le mani e afferra il pallone.L’attaccante in corsa salta, ma si ritrova senza munizioni.Atterra. Si volta. Abbassa lo sguardo.Il portiere rilancia avanti. Tutti corrono verso la parte opposta del campo.Tranne il portiere. L’attaccante che riprende fiato. Un difendente accanto a lui.Seguo il pallone lanciato per un attimo. Poi guardo dritto avanti a me per mantenere l’allineamento.È un lampo, un attimo di follia, inaspettato. Un colpo, un pugno. L’attaccante cade, in silenzio. Forse anche lui non capisce cosa stia succedendo. Nemmeno io.L’istinto e alzo la bandiera. Cosa faccio? La agito, e resto fermo sul posto.Nessuno si accorge di nulla, sul momento. Tutti seguono l’azione nell’altra metà del campo.Massimo vede, forse è un attimo anche per lui, e non capisce. Alza la bandiera e la agita, imitandomi.L’arbitro dopo qualche istante vede il gesto di Massimo, che col dito mi indica. L’arbitro si gira e mi guarda. Fischia. Viene da me.Gambe leggermente divaricate, mani dietro alla schiena, lo aspetto.Ora anche lui vede un giocatore per terra.“Cosa è successo?”. “Un pugno.” Credo, lo intuisco. “Il numero due”.Tutti si guardano attorno. Cosa sta succedendo? L’arbitro cerca con lo sguardo. Chiama il numero due. Estrae il taccuino, e poi il cartellino rosso.Anche il portiere ha visto, e impreca contro il compagno.Istinto. Ragione. Provvedimento disciplinare. Poi provvedimento tecnico. Espulsione e calcio di punizione diretto… o di RIGORE! L’attaccante è in area di rigore! Solo ora me ne accorgo. Anche l’arbitro. Si gira verso di me, mi guarda negli occhi. È una scintilla. Non serve parlare. Corro verso la linea di fondo, lui verso il punto del calcio di rigore.Stupore, tutti si accorgono di quanto sta per accadere. Un allenatore impreca contro la sua squadra, qualcuno si mette le mani nei capelli.La partita finirà 1-0, gol su rigore. Un rigore frutto di un ottimo gioco di squadra, e di un pessimo gioco solista.