crisse

Sogni


Due sogni, in una stessa notte.È già una notizia, per me che di solito non sogno. O che, perlomeno, non ricordo i miei sogni.Il primo.Ero in casa con mio figlio, ed improvvisamente tutto ha iniziato a tremare. L’ho preso e l’ho fatto riparare sotto la porta più vicina, aperta nel muro portante. La cosa continuava e non accennava a fermarsi. Da fuori si sentivano rumori di crolli. Il muro si stava deformando ed ho pensato che forse avremmo dovuto spostarci sotto la porta qualche metro più in là.Il secondo.Mi suona il telefono, rispondo, miracolo dei miracoli: è la margottina! Non so cosa dirle, imbarazzatissimo cerco di dirle qualcosa, quanto mi piace, che vorrei sapere come sta, cosa sta facendo in questo periodo… Lei, già è assurdo che mi abbia chiamato, come risposta mi riempie di complimenti, di come sta bene con me, di come è stata bene quando ci siamo incontrati… E poi è svelato l’arcano: ha sbagliato numero! Ha fatto il mio invece di quello del mio collega Omar, quello bono, quello simpatico, quello con lo strascico delle ragazze che gli strisciano dietro. E lui per anni a ripetere sempre la stessa cosa: sono impegnato e sono fedele! Ricorderò sempre quella volta in cui, a Messina, una commessa è uscita da un negozio, rincorrendoci per chiedergli se era interessato a comprare qualcosa da lei. Lui ha risposto di no, ma che non conoscevamo la città e stavamo cercando una pizzeria. E lei si è offerta di accompagnarci a mangiare con “noi”. Lui ha tirato fuori la sua risposta: no grazie, sono impegnato e sono fedele. Poi, quando ha iniziato a pensare a qualcosa di più, la sua ragazza l’ha mollato.Strani i sogni, chissà cosa evocano, chissà cosa significano.