Uniti in Cristo

I diritti delle persone omosessuali e la chiesa cattolica


Riflessioni di Luìs Correa LimaNon sarà che la Chiesa ha qualcosa a che vedere con i diritti umani delle persone omosessuali?Nel 1986, un documento del Vaticano ai vescovi dichiarava che la Chiesa non deve considerare nessun essere umano come semplice omosessuale o eterosessuale: deve considerarlo come creatura di Dio e destinatario della Sua Grazia, che lo rendono figlio Suo ed erede di vita eterna.L’avversione dottrinaria alle pratiche omoerotiche non elimina questa dignità fondamentale della persona umana. Afferma il documento: “ogni violenza fisica o verbale contro gli omosessuali è deplorevole”.Nell’anno corrente (2008),  Benedetto XVI si è recato negli Stati Uniti ed ha affrontato il grave problema della pedofilia nel clero. E ha precisato: non si tratta di omosessualità; è altra cosa.Di fatto, la pedofilia viene scatenata dalla fantasia perversa di approfittarsi dell’innocenza della vittima, in questo caso, i minori. La maggior parte dei casi si verifica all’interno delle case e il responsabile è il padre o il patrigno. Questo abuso può essere compiuto da adulti, omosessuali o eterosessuali. Non è una questione di orientamento sessuale. Distinguere le due cose, come ha fatto il papa, allontana un ingiusto sospetto di perversione che a volte aleggia sopra gli omosessuali.Recentemente, Benedetto XVI ha dichiarato che l’unione tra l’uomo e la donna, base della famiglia, è un bene insostituibile per tutta la società e che non può essere confuso o equiparato ad altre forme di unione. Per alcuni, ciò significa che soltanto le unioni eterosessuali sono morali.Ora, le unioni tra omosessuali non sostituiscono le unioni eterosessuali, non c’è obbligo che gli omosessuali si debbano ‘curare’ per potersi sposare con qualcuno dell’altro sesso.Per questo, non c’è conflitto tra questi due tipi di unione.Quanto alla confusione e all’equiparazione, la maggior parte delle legislazioni che riconosce le unioni omoaffettive  non parla di ‘matrimonio’, ma di ‘unione civile’. La distinzione è evidente.Qualche spiraglio di luce su tali questioni è stato lanciato dal cardinal Carlo Maria Martini, una figura di grande carisma nella Chiesa e di dialogo aperto con la società. Martini ha avuto un ruolo decisivo nel conclave che ha eletto l’attuale papa.Facendo un bilancio della propria vita, ha dichiarato:’Tra i miei conoscenti ci sono omosessuali sposati, uomini molto stimati e socievoli. Non mi è mai chiesto, né mi è mai venuto in mente di condannarli .Troppe volte – aggiunge - la Chiesa si è dimostrata insensibile, specialmente con i giovani in tale condizione.Con la dovuta attenzione, evitando malintesi, si possono avere importanti contributi dalla Chiesa (cattolica) per i diritti umani delle persone omosessuali.* Luis Correa Lima è un sacerdote, teologo e dottore in Storia presso l'Università di Brasilia (Brasile). Come professore della Pontificia Università Cattolica di Rio de Janeiro, coordina un progetto di studio sull'argomento "omosessualità e religione".