Creato da cristiano.riformisti il 22/04/2009
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Globalizzazione insidiosa.

Finché avremo un RE, ne saremo sudditi.
E' inutile attaccare il sistema ...
Tra 200 anni potremmo essere globalizzati e liberi, maturi, responsabili e ben riorganizzati, ma è necessario cambiar mentalità ai sudditi affinché ogni tassello costituisca egregiamente quel nuovo puzzle.

Nel frattempo, l'identità italiana sarà scomparsa.
Ciò che è scomparso, nulla esprime, tuttavia esisterà ancora, ma solo per l'occhio attento; ogni fossile n'è prova, nondimeno l'uomo italiano che di se potrà raccontare, finché nell'identità esso sopravvive.
 
Le nuove culture sono un'insidia?
La globalizzazione è un'insidia?
Siamo un popolo castigato dalle invasioni oppure assoggettato all'invasione?

 
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L'angelo del focolare.

Cos'è cambiato da prima del ’68 ad ora? Tutto pare tale e quale...

Un tempo, la donna accudiva la prole, era l'angelo del focolare, poteva erigere oppure disgregare una famiglia; detiene ancora tale potere? Oppure può solamente disgregare.

Prendo atto che nell'attuale società italiana si è instaurata una disomogenea distribuzione di abitudini e ruoli, derivanti da necessità che variano in conformità alla latitudine; esse, in prevalenza, prevaricano "l’esatto" ordinamento che l’usanza italiana aveva instaurato in ogni ceto sociale.

Il senso civile dovrebbe incentivare, con preciso interesse, la finalità istituzionale della famiglia, cioè prevedere che nel suo nucleo si sviluppi una sana mentalità nelle nuove generazioni; ho appurato che educare un figlio non è facile e che il buon esempio del genitore sia più efficace della parola imposta, invece inutile se il modo di vivere non rafforza le prediche.
La prole apprende le abitudini del genitore e meno le sue prediche.
La donna non ha tempo per seguire, passo, passo, la crescita dei suoi figli e ne consegue che molti di loro maturino senza sane congetture, come identità destinate al “branco”.
Il sano equilibrio di un figlio non può derivare solamente dalle informazioni che riceve, soprattutto se nella sua infanzia si sono colmate numerose incongruenze. Viziare un figlio per ripagare proprie carenze non è costruttivo.

Il lavoro impegna la madre moderna, al pari dell'uomo, mentre il figlio in abbandono, apprende dagli amici occasionali e seleziona quelli che più si avvicinano alla sua personalità, quindi con problemi identici ai suoi.

Considerando che i giovani sono le leve del nostro futuro, valuto che sarebbe necessario indurre il sistema in riforme per facilitare la presenza assidua di almeno un genitore, almeno durante l'infanzia cruciale della prole. Un sussidio è vano; non serve elargire spiccioli, quando le formule sociali straripano di cecità.
Uno sguardo all’esempio francese non è risolutivo, ma sarebbe meglio di niente.

L’angelo del focolare persiste in alcune aree del meridione italiano e loro, pur lamentandosi, sotto quest’aspetto stanno meglio rispetto al nord; qui invece è scomparso l’angelo del focolare e la donna non può essere additata come responsabile, giacché contribuisce diversamente al benessere della famiglia.

Il progredire italiano potrebbe essere gestito diversamente? Problema troppo complesso o soluzione troppo impegnativa?

 
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Cristiano Riformisti.

Cristiano Riformisti: Movimento Trasversale

 

 

ArticoloCerco amici dignitosi che pur laici, con misurata logica, ambiscano vivere attingendo regole dalle fondamentali linee guida che la nostra dottrina cristiana indice.
Siamo in tanti, identità occulte, perfino soffocate da comune arroganza e lo stesso nostro principio esclude plausibile aggregazione; non siamo individualisti, forse un po' scettici verso l'uomo attuale, ma crediamo nel potere dell'uomo e nella sua indole genuina. 
Finché rimarremo nascosti, il nostro concetto rimarrà sterile, utile solamente a noi stessi eppure vogliamo ciò che quasi tutti vorrebbero (vivere serenamente in pace, alla pari del benestante e del disagiato, cioè senza troppe disparità).
Le formule attuali ingarbugliano il concetto di vita serena con pungoli e paletti in ogni dove che per privilegio di pochi, fissano la libertà e l’emancipazione a livello adolescenziale. L’uomo è l’animale più esuberante ed è a lui che si dovrà la responsabilità dell’intero futuro del globo; la scienza come indice di sapere dovrebbe prevaricare il senso intrigante della politica, almeno in pratica. 
Le varie dottrine generano discriminazione disinvolta, guerre e decimazione di vite ignare; vale la pena di diffondere il nostro pensiero, vale la pena di tutelare l'uomo sano che tiene conto, praticamente, della totale collettività e che non privilegi interessi reconditi di egoistica dimensione; ogni individuo è politicamente importante finché è valido tassello d’utilità collettiva.
Ormai siamo in tanti, già avviati verso un clima di globalizzazione e non possiamo permetterci il lusso di perdere il nostro treno anche perché dover rimediare alle incaute iniziative sarà più oneroso per chiunque.
Il fine è valido, di validità collettiva e può giustificare l’unione di soggetti italiani coscienti, affinché si ragioni all’unisono.

Cerco fratelli? Forse No!

Ho identificato il mio miglior compagno in me stesso; mi offre sempre le risposte migliori, quelle che cerco, quelle che voglio sentire.

La nostra vita funziona ed in molti, siamo serenamente rassegnati; varrebbe la pena di diffondere il nostro benessere al resto del mondo.
Cerco fratelli per un lungo viaggio che non sarà avventuroso, ma presumo, colmo di soddisfazione, semplice soddisfazione di poter constatare di aver contribuito ad accelerare un evento che viaggia troppo a rilento; il processo di pace della razza umana è nel desiderio di ognuno di noi ed è ancora ben lungi dall'esaudirsi.
Molti uomini hanno intuito la fonte che funge d'intralcio e la tacciono per timore d'infrangere la canonica illusione o di porsi in cattiva luce; è ipocrisia!

L'omogeneità di pensiero estinguerebbe ogni conflitto e se l’egocentrismo, come il Credo, è fonte di discordia, dovremmo puntare alla soluzione partendo fin dall'educazione che dovranno ricevere le nuove generazioni. La scuola necessita di grandi riforme e nuove indicazioni che la nostra maturità suggerisce, giacché l’uomo futuro non avrà bisogno solamente di un posto di lavoro, bensì precisa collocazione in un mondo globalizzato e multietnico. Promuovere il confronto aperto è essenziale.

L'impegno di un amico è solo questo: diffondere il proprio pensiero e censire il malumore di altri amici.
L'aggregazione è utile per aver voce, per meglio coordinarsi e rendere l'azione più efficace; siamo in 40.000, ma è solo l'inizio. (Cinzia & C.)

 
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