IO ALTROVE

DELLE DISTANZE


Ci si perde e ci si ritrova. S’imparano cose nuove e certe non si capiranno mai.Dell’amore so poco. S’impara con l’esperienza. Io non ne ho. Ho appreso nel tempo quello che non può essere l’amore come la mancanza di rispetto, il prevaricare, il non sostenere l'altro nei sogni propri o condivisi, il tradimento, l’assenza di tenerezza. So ciò che non era e sulla mia pelle ho vissuto il non amore senza rendermene conto.Non me lo perdono.Poi, un vuoto e un uscire da un tunnel.E il tempo è volato, così i miei anni.E ho imparato a stare ferma immobile per non soffrire di più, per non pensare a domani, per concentrarmi sul momento, per non farmi illusioni con sogni che non potevano essere i miei. Mi domando oggi cosa siano gli elementi che fondino l’amore quello vero, quello che dura , quello che quando vedi due persone innamorate dopo tanti anni ti vengono i brividi.Si guardano e si capiscono, conoscono i limiti reciproci e li accettano e ne ridono insieme.  Si tengono per mano e la tenerezza è vita. Ma c’è anche la passione e il desiderio. Ho idee personali al riguardo , ma sono mie e nel tempo si sono modificate.Paradossalmente, da giovane pensavo che la passione fosse un elemento non un fondamentale. Ora la penso diversamente. Il verbo scelto non è casuale, è che la penso così. Io penso, faccio quello.Sic et simpliciter!Immagino che il desiderio dell’altro possa regalare energie, possa dare forza vitale.Desiderare ed essere desiderati non può essere una richiesta o ci sono o non ci sono questi moti del cuore, dell’anima, del corpo che vibra.E allora mi domando come le relazioni si creino, quanto la mente, il cuore e il corpo siano parti integranti con pari dignità. E’ una sorta di puzzle in cui se manca un pezzo, forse non è amore, è altro.L’incontro è tra due menti due anime, due corpi.Adesso mi concedo lo spazio per sognare nella mente.E guardo da lontano, da troppo lontano cosa potrebbe succedere, cosa ho sperato con tutta me stessa.Ho capito che chi è deciso subito ottiene e modifica la realtà che ha intorno, diversamente se si sta in punta di piedi per tanto, l’altro crede che tu su un piede solo ci debba stare per sempre. In fondo, sembra quasi ti piaccia.Ma dopo un po’ non ce la fai più e intanto cambi piede, ma può non bastare.E se prima riuscivi a farti piccola, a tacere, a fare silenzio, poi anche tu reclami.Ma così non funziona.Ed è come se una bambolina di quelle con il disco incorporato, del tipo che non ci sono più,  in modo petulante ripetesse con ridondanza insopportabile che ci sei e vuoi altro.Ma è tardi, e l’altro rivuole la bambolina che taceva, annuiva, sorrideva sempre.Allora o ritorni a fare la bella statuina o l’altro ascolta, ti ascolta.Lo farà, ma quello che non nasce spontaneamente non  può esserci.E ti domandi come mai i tuoi sogni,  quelli che ti eri concessa, siano solo tuoi.Evidentemente, è la genetica o meglio un difetto genetico.Nel dubbio stai lì dove sei, non rompere e lascia stare l’altro.Nel dubbio vedi di piantarla di essere insistente.Nel dubbio sappi che hai già rotto prima che tu te ne accorga.E allora che fai?Un rimedio ce l’hai sul pedale spinto al massimo della regressione infantile.Vai a letto e abbracci un peluche riccio gigante, regalo d’amore.E non a caso.La teoria dell’amore e dei porcospini di Shopenhauer è che loro imparano a trovare vicinanza che non faccia loro male per via degli aculei e trovano la giusta distanza.E se l’hanno imparato loro potrebbe esserci speranza anche per altri.Fabio Volo, però, aggiunge che alcuni tra questi simpatici animaletti producono sufficiente calore da bastare a se stessi. Ti chiedi se in fondo qualcuno potrebbe non sentire l’esigenza di sentire il calore di un altro corpo vicino a sé!Chissà!Notte a tutti!