IO ALTROVE

DEL TIMER


La dote della sintesi non mi appartiene, a meno che non mi concentri in particolar modo.Se mi si fa una domanda, io aggiro il quesito e argomento l’idea che dalla risposta porta il tema sull’archeologia dei principi.Difficile dire sì e no, sic et simpliciter, è difficile, come rimanere in apnea sul fondo del mare. Ad un certo punto ti parte l’embolo e accade molto prima che poi.Sono tante le cose che non faccio nel modo corretto.Oltre a non rispondere in modo puntuale, faccio ragionamenti che capisco solo io.Circumnavigo e ritorno dopo più di ottanta giorni al punto di partenza, sempre che mi sia mai mossa da lì.Io trovo che il mio pensiero sia comprensibile e illuminante, ma la luce la vedo solo io.Altro rilievo che permane tra le sottolineature più accreditate è che non sto ad ascoltare in modo libero quando l’altro parla, ma ho la testa che elabora già la risposta. Di quale peccato si tratti non so, di superbia forse.Decisamente  imperdonabile.Inoltre , si evidenzia una rara mancanza di attenzione nei confronti coloro che circondano la mia persona per il fatto che inizio a parlare con loro omettendo il soggetto della frase e pretendendo che esse captino immediatamente e precisamente l’oggetto della disquisizione.Con mia figlia funziona e con pochi altri.Per qualcuno è inammissibile, inaccettabile, oltraggioso.Insomma, si configura come  mancanza totale di rispetto e riprovevole atteggiamento.Valli a capire.Per me è così semplice!Possibile non afferrino al volo!Adesso stavo cancellando dal cestino i messaggi e gmail mi dice : Che bisogno c'è di eliminare i messaggi quando si ha a disposizione così tanto spazio di memoria?Adesso ditemi voi se mi deve riprendere anche la posta di gmail per quel faccio o non faccio.Mi ci manca solo questo.Saranno affaracci miei.Però che anche l’account di posta abbia da dire!Io direi che potrebbe trattarsi di un complotto predeterminato, un'azione preterintenzionale, beh una brutta, bruttissima cosa.Ultima annotazione.Quando si risponde ricordate di portare un timer, quello da cucina va bene. Basta che funzioni. Non il film di Woody Allen. Che poi vi trovate a buttarvi dalla finestra e non vi riesce come volevate.Il mio timer altro che, non funziona, non va, cioè non suona. Come altri oggetti che abitano misteriosamente la casa, è posseduto dall'impossibilità di essere ciò che è.Mi tocca trascorrere tutto il tempo a controllare i minuti che passano.A che serve il timer?Il mio a ben poco, chiaro.Quello degli altri, quello che funziona ache serve?Ovvio, ma non l’avete ancora capito?Serve a valutare i tempi di risposta.Ci sono risposte per cui trenta secondi sono ritenuti già eccessivi.Per altre sono concessi i tre minuti.E se mentre l’altro parla, vi viene in mente qualcosa e vorreste dirlo altrimenti il rischio è che ve lo dimentichiate, nel dubbio mordetevi la lingua.Vi assicuro è sempre meglio che ricevere commenti sulla vostra indelicatezza.Chiamiamola così, vogliamo essere eleganti.Se non l’avete ben chiaro, siate gentili e state zitti.Sempre meglio tacere, consiglio spassionato!Chiaro che io sentenzio, ma sono teorica, nella pratica ho difficoltà nell’applicazione!Sempre e solo stata brava sui libri.Sempre stata più convincente nello sproloquio che nella pragmatica.Però, adesso al telefono ho parlato, ho ricordato pedantemente, rischiando che per lo sbuffo a distanza volassi via, una cosa.Altre volte ha ottenuto un che pal………..…….Questa sera no.Pare abbia meritato un barattolo di marmellata.Perciò sappiate che quello che volevate dire è magari qualcosa d’importante e qualche volta vale la pena rischiare!Magari un barattolo di marmellata fatta in casa capita anche a voi!