IO ALTROVE

DELLA FELICITA'


Immaginavo che ci potesse essere una felicità speciale che nascesse dal condividere.Semplicemente!Sei felice perché racconti la tua giornata e anche chi ti è accanto ascolta la tua.Liberamente!Ti aspetti che ci sia felicità al suono della voce al telefono.Spontaneamente!Credi che possa nascere la felicità di due cuori e corpi che s’incontrano.Appassionatamente!Immagini che fare colazione insieme possa far partire bene la giornata.Allegramente!E ti accorgi che sarebbe bello che lo sguardo di chi hai accanto comprendesse la magia che dentro senti.Irrimediabilmente! Credo che si potrebbe essere felici in due. Finalmente! Ma mi stanno dicendo che la felicità dipende solo da noi stessi, da noi soli. Personalmente! E allora si può essere felici per il sole che lambisce le guance, per l’azzurro che intravedi tra le nubi, per la breve camminata che sei riuscita a fare dopo il lavoro. Immensamente! Forse esistono entrambe le felicità. Inconfutabilmente! La felicità dell’uno può fondersi in quella dell’altro. Infinitamente! Diversamente, le solitudini restano a guardarsi immobili e si ergono a critici implacabili e intransigenti. Silenziosamente! E allora ti viene voglia di correre lontano in un prato che abbia i colori della felicità! Rumorosamente! Vorresti che il tempo seguisse il tuo orologio e ti regalasse qualche pausa. Tempestivamente! Vorresti che il peso che porti dentro si trasformasse in vento! Leggermente! E a ogni passo sogni di essere felice! Completamente!