Critica Costruttiva

Chi va piano...


In riferimento a quanto apparso sul blog di Beppe Grillo a proposito della pubblicità sulle prestazioni delle automobili come istigazione al suicidio inoltro una mia riflessione.Non credo che il problema sia la velocità (o meglio la massima velocità potenziale). Credo che il problema sia la coscienza. Io sostengo che l'auto è un'arma ma non ne siamo consapevoli, le statistiche sulle cause dei decessi lo confermano. La leggerezza con cui ci si pone alla guida è alla base delle cause che generano incidenti automobilistici. Maneggiare un'arma è un'operazione che richiede molta attenzione perchè è opinione diffusa che potremmo arrecare danni con estrema facilità ad altre persone. Eppure per qualche strana ragione non si ha la stessa percezione di pericolosità legata all'uso dell'auto, attività sicuramente più diffusa nella pratica quotidiana dell'italiano medio.Per finire credo che anche un coltello possa uccidere ma non per questo rinunciamo ad affettare il pane. Nè tantomeno richiediamo alla pubblicità di glissare sulle doti di affilatura delle lame. Non sarebbe forse meglio sensibilizzare le persone ad un uso consapevole del mezzo di trasporto, magari cominciando a formare i futuri consumatori là dove non possono scappare, negli allevamenti scolastici (che sono anche le persone più vulnerabili e più esposte a questo genere di rischi a causa della minor esperienza)? Coltivare un mondo migliore forse è più efficace che esorcizzare il mondo attuale.