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La famiglia Bélier


 La famiglia BélierData di uscita: 26 marzo 2015Genere: CommediaRegia: Eric  Lartigau Sceneggiatura: Stanislas Carrè De MalbergAttori: Karin Viard (Gigi Bélier), Francois Damiens (Rodolphe Bélier), Louane Emera (Paula Bélier), Eric Elmosnino (Prof. Thomasson),  Roxane Duran (Mathilde), Ilian Bergala (Gabriel), Mar Sodupe (Quentin Bélier)Musiche: Evgueni Galperine, Sacha Galperine Paese: FranciaDurata: 106 Min La Storia Nella famiglia Bélier sono tutti sordi. Tutti tranne la figlia 16enne, Paula. I Bélier, agricoltori della Normandia, grazie alla figlia riescono a relazionare con gli altri: al mercato per vendere i formaggi prodotti dalla loro azienda, col veterinario, col medico di famiglia, il sindaco, i clienti... Paula fa da ponte tra il mondo privo di suoni della famiglia e il mondo esterno. È felice della vita che conduce. Ma come tutti gli adolescenti talvolta si irrita con questa famiglia tenera, esuberante e chiassosa. I motivi? Per esempio quando i suoi cari la vanno a prendere a scuola, per farsi sentire e riconoscere da lei, mettono la radio al massimo volume. Così però le creano imbarazzo e suscitano l’ilarità dei suoi compagni, che per questo la prendono in giro. Paula è divisa tra famiglia e liceo. A scuola si iscrive ad un corso di canto, dove viene selezionata per lo spettacolo di fine anno e prescelta per un duo con Gabriel, del quale si è invaghita. Scopre così di avere un talento naturale, una voce da soprano che può portarla lontano. Incoraggiata dal prof. Thomasson decide di partecipare quindi ad un concorso canoro indetto da Radio France a Parigi, presentando la canzone di Sardou “Je vole”. La canzone del popolare Sardou dice chiaramente ciò che desidera Paula "non fugge, lei vola" per potersi preparare al suo futuro. Seppur vivano una vita diversa, I Bélier non si sentono emarginati. Anzi: il padre, Rodolphe, appoggiato dalla moglie e dallo figlio minore, decide  di scendere in politica. Vuole preservare il suo bucolico paesino che il sindaco, avversario politico, ha intenzione di modernizzare aprendo centri commerciali e altro ancora. Paula non è d’accordo con la discesa in politica del padre perché le condizioni di lui possono comportargli una serie difficoltà non marginali. Tuttavia Paula si convince quando sul trattore il padre le fa notare che, pur essendo di colore, Obama è riuscito a divenire presidente degli Stati Uniti d’America. Quindi lui perché non può diventare un semplice sindaco? In fondo la sua vita non è poi così diversa da quella degli altri... La famiglia entra in crisi quando Paula è costretta a parlare loro del suo sogno. La madre si dispera. Ha paura di lasciare andare la figlia sola a Parigi. Allo stesso tempo si pone varie domande. Chi li aiuterà a comunicare con il mondo? La figlia vuole fuggire perché non è stata una buona madre? La realtà è che non comprende per davvero il talento della figlia, non potendone udire la voce. Il nostro regista ci presenta una famiglia che si reputa normale. Ma che in realtà deve fare i conti sia con le proprie limitazioni, sia con la volontà dei figli di abbandonare il nido e volare via. Paula spiega alla madre che è stata una mamma fantastica ed è divenuta la donna che è grazie a lei e a suo padre. Per non abbandonare la famiglia rinuncia di partecipare al concorso Radio France ma non allo spettacolo di fine anno. In quell’occasione duetta con Gabriel e dimostra a tutti il proprio talento. Gli spettatori si emozionano e applaudono a scena aperta. Alla fine dello spettacolo i suoi genitori capiscono davvero il talento, nonché dono, della figlia. Bellissima e commovente l’interpretazione di Paula quando canta “Je vole”. Perché mentre lo fa, con  il linguaggio dei segni, fa capire ai genitori il contenuto della canzone. La scena si può interpretare come una sua dichiarazione d’amore per i suoi cari e fa comprendere a tutti loro che andarsene a Parigi non significa fuggire via da loro e da ciò che sono, ma semplicemente realizzare il proprio sogno. La nostra protagonista viene dai talenti “The Voice” e dimostra la sua bravura anche quando canta in duetto con Gabriel, in chiusura del concerto scolastico. Il film è divertente, ad alcuni potrà sembrare zuccheroso ma non può non piacere. Bravissimi gli attori che interpretano i genitori, anche il resto del cast non è da meno. ANGY